Kogut questa volta batte Magnier alla CRO Race che è di McNulty. Gate chiude il Langkawi di Delbove

Una volata sotto la pioggia battente di Zagabria e una sorpresa, seppur parziale e in uno sprint un po’ atipico per le condizioni trovate, con Paul Magnier piegato per la prima volta dopo quattro successi ottenuti sulle strade della CRO Race.

La sesta e ultima tappa è di Oded Kogut, l’emergente sprinter della Israel-PremierTech che, dopo aver timbrato pochi giorni fa alla Gooikse Pijl (nella stessa tostissima situazione meteo), rimonta il transalpino della Soudal-Quick Step e con gli altri due uomini più attesi, Danny Van Poppel (Red Bull-Bora) e Ben Turner (Ineos), partito lunghissimo ai -250 metri, rispettivamente 3° e 4°.

In classifica generale, con i tempi presi al primo passaggio sulla linea del traguardo vista la pericolosità del finale, non è cambiato nulla con il trionfo finale di Brandon McNulty che ha dominato la frazione di Labin e preceduto di 1’39” Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorious), secondo anche nella tappa regina, e di 1’49” Michal Kwiatkowski.

A livello ProSeries, in mattinata si è corsa l’ottava e ultima tappa del Tour de Langkawi, con la classica conclusione di Kuala Lumpur che ha visto, proprio come il giorno precedente, i velocisti anticipata dall’azione nei 3 km finali di Aaron Gate e Aivaras Mikutis, con il veterano neozelandese della XDS Astana (quattro hurrà per il team dopo il tris di Matteo Malucelli) che poi ha battuto nettamente il campione di Lituania in forza alla Tudor, con il coraggioso spagnolo Nil Gimeno (Equipo Kern Pharma) terzo dopo essere stato raggiunto ai -2 dall’arrivo e con pochi secondi sul gruppo, regolato dai soliti Blikra e Zanoncello.

In classifica, brivido per Joris Delbove (TotalEnergies) che ha visto Anders Halland Johannessen conquistare abbuoni e provarci con la sua Uno-X, tanto che il norvegese ha pure concluso 6° di tappa, ma rimanere 3” alle spalle del transalpino, vincitore dell’edizione numero 29 della corsa malese, con lo svizzero Voisard (Tudor) a completare il podio e Luca Covili, 7° per la sua VF Group Bardiani, miglior italiano.