In Alta Badia nasce una Food Forest per cibarsi di natura in un percorso auto-guidato

In Alta Badia nasce una Food Forest per cibarsi di natura in un percorso auto-guidato
Alto AdigeFOOD FOREST

In Alta Badia nasce una Food Forest per cibarsi di natura in un percorso auto-guidato

L'Alta Badia diventa sempre più green con la nascita della Food Forest e la promozione di progetti ecosostenibil  come WOWnature Alta Badia ed Eco-Hiker Alta Badia.

Quest’estate l’Alta Badia presenterà come novità la Food Forest, una coltivazione multifunzionale composta da alberi, piante, erbe medicinali e officinali, bacche e altri frutti del bosco con un sistema produttivo che, oltre a offrire i prodotti della natura, cattura in modo permanente CO2 e aumenta la biodiversità alpina, migliorando allo stesso tempo la fertilità del suolo.

L’Alta Badia, in collaborazione con Etifor (spin-off dell’Università di Padova), ha individuato nel Bosco Masisti al Passo Campolongo il luogo ideale per creare una Food Forest. Grazie al progetto WOWnature Alta Badia, in questo bosco, un anno fa, è iniziato il processo di riforestazione, dopo essere stato fortemente danneggiato dalla tempesta Vaia. In questo bosco, visitabile nei mesi estivi, si è dunque creata un’ottima biodiversità ed è possibile trovare gustose sorprese, tra le quali mirtilli, lamponi, fragoline di bosco, bacche di ginepro, sambuco e altre bacche e frutti tutti da scoprire.

 In questo bosco sarà possibile creare il proprio percorso auto-guidato, oppure partecipare alle escursioni organizzate, alla scoperta di ciò che madre natura offre. Lungo il sentiero verranno installati pannelli informativi, regalando la possibilità, oltre che di passeggiare, di conoscere tutti i segreti del bosco circostante. Si tratta di un’esperienza intensa, che permette di immagazzinare l’energia necessaria per affrontare le sfide della vita quotidiana e di sentirsi parte della natura. Inoltre, lungo il percorso, verranno svelati tutti i segreti su come utilizzare nei piatti della cucina ladina, le erbe e i frutti raccolti.

MOBILITÀ IN QUOTA: POTENZIAMENTO DEI COLLEGAMENTI CON GLI IMPIANTI DI RISALITA

Quando si parla di salvaguardia dell’ambiente, è fondamentale pensare alla riduzione delle emissioni causate dal traffico automobilistico. In questa direzione va intesa anche l’apertura estiva degli impianti di risalita, per permettere alle persone di muoversi anche con questo mezzo. In Alta Badia sono ben 17 gli impianti di risalita per i quali è prevista l’apertura, rispettando le disposizioni che verranno fornite dalla legge in merito al Covid-19. Grazie all’apertura delle seggiovie La Fraina e Bamby sarà possibile collegare le aree Movimënt del Piz Sorega e del Piz La Villa con gli impianti. Sulle due seggiovie si potranno caricare sia bici che passeggini. In questo modo si vuole incentivare la mobilità sostenibile, infatti grazie all’utilizzo di questi impianti sarà possibile spostarsi tra i paesi di La Villa e San Cassiano, in tutta comodità e senza l’utilizzo delle automobili.

Nella strategia dello sviluppo del territorio, all’Alta Badia stanno molto a cuore i progetti che mirano a ridurre l’impatto turistico, per garantire sia agli abitanti della zona, che ai numerosi visitatori un ambiente sano e pulito. Per il futuro la località punta, infatti, a proporre sempre più manifestazioni, classificate come “Green Events”. Si tratta di eventi che prevedono che vengano rispettati determinati criteri legati alla sostenibilità, sia nella pianificazione, come anche nell’organizzazione e nell’attuazione degli stessi. La raccolta differenziata dei rifiuti è un altro “must” richiesto ad ogni ospite che soggiorna in Alta Badia e nei numerosi ristoranti, hotel e rifugi della valle si predilige uno stile di cucina orientata a valorizzare i prodotti del territorio e principalmente a ridurre ogni tipo di spreco.

WOWNATURE ALTA BADIA: CRESCI UN ALBERO. UN PROGETTO DI RIFORESTAZIONE DELLA ZONA, COLPITA DA VAIA

A fine ottobre 2018 anche i boschi dell’Alta Badia hanno subito imponenti danni a causa della tempesta Vaia che si è violentemente abbattuta su queste zone, aprendo una profonda ferita nel cuore di queste montagne e distruggendo boschi secolari. Grazie al progetto WOWnature Alta Badia, oggi è possibile lottare contro la crisi climatica. La località e la granfondo ciclistica Maratona dles Dolomites – Enel sostengono la riforestazione di uno dei boschi colpiti, tramite il progetto realizzato in collaborazione con Etifor (spin-off dell’Università di Padova e creatore di WOWnature). Sui siti www.altabadia.org e www.maratona.it è possibile, per tutti coloro che lo desiderano, acquistare degli abeti oppure larici, contribuendo così a realizzare questo importante progetto ambientale. L’intervento di riforestazione viene realizzato in un’area di 12 ettari nella zona del Passo Campolongo e gli alberi, acquistati per sé o regalati, potranno essere piantati direttamente dall’acquirente, durante le giornate di riforestazione, previste per l’estate 2021, qualora le condizioni del momento lo permetteranno. Ad oggi sono stati adottati ben 2.100 alberi, grazie a questa iniziativa in partnership con l’Alta Badia. Per svolgere i lavori sul campo, Etifor si affida alla ditta altoatesina WaldPlus certificata Forest Stewardship Council®(FSC®); la certificazione di Gestione Forestale FSC assicura che la foresta sia gestita nel rispetto di rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Il progetto WOWnature Alta Badia vuole in questo modo stimolare ulteriormente e concretizzare gli obiettivi del territorio.

Qualche curiosità: ogni cittadino italiano produce mediamente 5.000 kg di CO2 l’anno. Un albero cattura, nell’arco della sua vita ca. 700 kg di CO2. Per bilanciare le proprie emissioni di CO2, una persona dovrebbe crescere 7 alberi ogni anno.

Ospiti, cittadini ed imprese possono scendere in prima linea a prendersi cura della nascente Food Forest, adottando un albero su https://www.wownature.eu/areewow/alta-badia-adum/ e aiutare in questo modo a proteggere la foresta.

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