Che bis per Gaze e Ferrand-Prevot nello short track iridato. Juniores, Paccagnella splendido argento

Che bis per Gaze e Ferrand-Prevot nello short track iridato. Juniores, Paccagnella splendido argento
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MTB Racecampionati del mondo 2023

Che bis per Gaze e Ferrand-Prevot nello short track iridato. Juniores, Paccagnella splendido argento

A Glasgow 2023, le prime gare individuali di MTB vedono il neozelandese ripetersi su Koretzky e un Pidcock che si prende il podio all'ultima curva. Tra le donne, la fuoriclasse transalpina è letale e stronca Pieterse e Richards, con le azzurre che illudono in avvio. Il cross country dei più giovani regala la medaglia alla nazionale di Celestino grazie al bolzanino.

Un bis fantastico, con due azioni praticamente in fotocopia, sull'unica salita del giro da 900 mt che caratterizzava il campionato del mondo di Short Track per quanto riguarda la MTB.

All'ultima tornata, Samuel Gaze e Pauline Ferrand-Prevot hanno risolto la sfida iridata di Glasgow, ripetendosi 12 mesi dopo Les Gets a partire dal neozelandese, nella gara maschile che ha aperto il programma delle prove individuali di cross country, dopo la staffetta mista di mercoledì.

Gaze è stato micidiale nel suo attacco, rischiando solo sul rettilineo d'arrivo quando si è permesso di esultare con ampio anticipo, rischiando la beffa da un Victor Koretzky che sul colpo di reni è arrivato davvero a pochi centimetri dal corridore dell'Alpecin-Deceuninck; il podio l'ha completato Thomas Pidcock, l'uomo più atteso (in assenza di Van der Poel e Schurter, che ci saranno eccome sabato nella gara regina) pur partendo indietro a causa del ranking.

Il fenomeno britannico ha recuperato ben presto le posizioni migliori, ma nel momento decisivo non ha avuto le gambe per seguire Gaze, pur riuscendo a strappare un bronzo infilandosi all'ultima curva all'interno di Luca Schwarzbuaer, il co-favorito della vigilia che finirà a terra tagliando poi il traguardo in nona posizione.

Ai piedi del podio Hatherly e Carstensen, con gli azzurri mai realmente in corsa per le posizioni che contavano. Daniele Braidot, la punta della nazionale di Celestino, ha chiuso 38° dopo una brutta partenza, alle spalle di un buon Zanotti, 18esimo, e di Colledani 34° al traguardo.

Top 3 regale e secondo pronostico nello Short Track femminile, con Pauline Ferrand-Prevot che conquista un altro titolo mondiale dominando un finale bellissimo, nell'atteso scontro con Puck Pieterse. Lo straordinario talento olandese deve piegarsi all'attacco della transalpina, che ha guadagnato quei 3-4 secondi rimasti tali sino all'arrivo, con Evie Richards a completare il podio davanti alla statunitense Gibson e all'australiana Henderson, oltre alla svizzera Keller in parte delusa dal sesto posto.

Il quartetto italiano ha illuso in avvio, con Martina Berta in testa nella prima tornata e anche le altre azzurre in ottima posizione: quando le big hanno aperto il gas non c'è stato nulla da fare, con Greta Seiwald che risulterà la migliore in rimonta, 14esima, davanti a Teocchi e una Berta, alla fine 25esima, che lo stesso ct Celestino ha dichiarato aver avuto problemi di stomaco nel pre gara. Peccato anche per Giada Specia, calata come le compagne nella seconda parte della sfida iridata.

Nel primo pomeriggio, erano andate in scena le gare juniores di cross country ed è qui che è arrivata la prima medaglia della spedizione azzurra per quanto riguarda la mountain bike: dopo la prova femminile con il successo della canadese Isabella Holmgren e un po' di delusione per Valentina Corvi, 11esima con Elisa Lanfranchi miglior italiana in settima piazza, ecco il capolavoro di Elian Paccagnella.

Il 18enne bolzanino si regala un argento inaspettato, a quasi un minuto dal fenomenale classe 2006 danese Albert Philipsen, al bis d'oro dopo aver già dominato la prova su strada di categoria qui in Scozia. Buona anche la top ten, con il 9° posto finale, del valdostano Gabriel Borre.

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