Milan, il tris al Giro per diventare... il n° 1 assoluto dello sprint mondiale: "I ventagli, poi una squadra pazzesca..."

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Milan, il tris al Giro per diventare... il n° 1 assoluto dello sprint mondiale: "I ventagli, poi una squadra pazzesca..."

Il friulano analizza il caotico finale della tappa di Cento, che l'ha visto regalarsi una nuova gioia, dopo Andora e Francavilla al Mare, con il brivido di quell'inseguimento quando l'occasione rischiava di scivolare via. Sabato toccherà a Ganna (che non ha voluto parlare dopo l'attacco con la sua Ineos) provarci nella seconda cronometro dopo il 2° posto di Perugia.

A Cento un Jonathan Milan da... 110 e lode, ma anche una Lidl-Trek che, questa volta alla pari dello stesso suo leader e velocista principe del Giro, è stata davvero fenomenale per pilotare il “Toro di Buja” al tris personale.

Ora sono quattro le vittorie di Johnny sulle strade della corsa rosa, aggiungendoci quella del 2023 a San Salvo, sei quelle stagionali di cui cinque nel WT (con le due frazioni alla Tirreno-Adriatico, mentre a febbraio aveva timbrato subito alla Valenciana), unico italiano ad aver esultato in questa edizione in attesa di vedere se domani Filippo Ganna riuscirà a sbloccarsi nella cronometro da Castiglione delle Stiviere a Desenzano del Garda, che lo vede primo favorito considerato che, rispetto a Perugia quando Pogacar lo beffò volando sulla salita finale, il percorso è completamente pianeggiante.

Ma sentiamo Milan nel post tappa odierno, dopo una giornata che tutti pensavano sarebbe stata banale, ma si è rivelata insidiosissima anche per lo stesso sprinter friulano che era rimasto attardato quando la Ineos ha attaccato nel vento della pianura romagnola, a 60 km dall'arrivo: “Mi ero appena fermato con un paio di compagni (per un “pit stop” fisiologico), ho presto scoperto che il gruppo era tutto sparpagliato, ma abbiamo fatto un lavoro fantastico coi ragazzi e qualche altro team per rientrare – le parole dell'azzurro nella flash interview del post tappa - A quel punto, siamo sempre rimasti davanti: la squadra è stata perfetta, mi ha pilotato in un finale difficile, è davvero impressionante come tutti facciano sempre la loro parte benissimo, dando il massimo per l'obiettivo.

Sono molto felice e orgoglioso di come abbiamo concluso il lavoro”.

E Simone Consonni, il suo ultimo uomo di fiducia, ha portato Milan nella posizione ideale dopo il fantastico treno “acceso” da Theuns e Stuyven, anche se ai 350 metri Gaviria ha provato ad anticipare la coppia Lidl-Trek, con Jonathan scaltro a prendere la ruota del colombiano per poi regolare senza patemi Aniolkowski e Bauhaus. “Siamo riusciti a rientrare quando è successo quell'episodio ai -60 km – ha spiegato lo stesso bergamasco e campione olimpico del quartetto – E' stato nuovamente un ottimo lavoro di squadra, io ho fatto anche poco quando è partito Gaviria, ma possiamo dire che è andato tutto secondo i piani”.

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