Da Van Aert a Schachmann, dall'impresa di Cavagna in Francia a Fraile in Spagna: ecco i campioni nazionali

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Da Van Aert a Schachmann, dall'impresa di Cavagna in Francia a Fraile in Spagna: ecco i campioni nazionali

Al prossimo Tour de France, il belga della Jumbo-Visma si presenterà con la maglia più bella, mentre Evenepoel mastica amaro per il 3° posto. Settimo titolo per Sagan, perla di Mohoric in Slovenia.

La domenica dei campionati nazionali con le prove su strada in tutta Europa, ma non solo, ha regalato conferme ma anche parecchie sorprese in alcune delle corse più attese, non tanto in quella di Imola che ha visto trionfare uno dei grandi favoriti, ovvero Sonny Colbrelli.

E' il caso della Spagna, dove Omar Fraile ha sfruttato alla perfezione il gioco di squadra in casa Astana-Premier Tech (con la Movistar, pensando già al Tour, senza quasi tutti i suoi big a partire da Alejandro Valverde), anticipando sullo strappo di La Nucia il compagno di squadra Alex Aranburu, terzo alle spalle di Jesus Herrada (Cofidis).

In Germania è andato tutto secondo i piani per la Bora-Hansgrohe, che ha dominato con Maximilian Schachmann la corsa assieme alla coppia della Intermarchè-Wanty Gobert formata da Zimmermann e Koch, con il capitano del team tedesco, già campione nel 2019, che ha staccato quest'ultimo nei 10 km finali del circuito di Stoccarda.

Mentre Silvan Dillier è tornato campione nazionale in Svizzera, bruciando allo sprint Pellaud e il giovane Jacobs, ecco la grande sfida di Waregem, in Belgio, che ha premiato per la prima volta un fuoriclasse come Wout Van Aert; solo al fotofinish, l'asso della Jumbo-Visma ha bruciato Edward Theuns (Trek-Segafredo), con Remco Evenepoel costretto ad accontentarsi del podio nello sprint a tre, dopo aver promosso l'azione decisiva.

Al Tour con la maglia del tricolore belga WVA, non sarà lo stesso per Mathieu Van der Poel e Julian Alaphilippe; nei Paesi Bassi, il capitano dell'Alpecin-Fenix ha dovuto arrendersi alla supremazia della Jumbo-Visma, che ha riportato a casa il titolo con Timo Roosen, capace di precedere il giovane Sjoerd Bax e proprio un compagno di MVDP, Oscar Riesebeek.

In Francia, invece, ha vinto in solitaria Remi Cavagna, regalando comunque il titolo alla Deceuninck-Quick Step del campione del mondo (che si era mosso nel penultimo giro, prima di rialzarsi) e rifilando quasi un minuto a Rudy Molard (Groupama-FDJ) e Damien Touzé (AG2R Citroen), con lui sul podio.

E poi il bis di Tobias Foss in Norvegia, dopo il successo nella crono, il colpo di Joey Rosskopf negli Stati Uniti, quello di Aristobulo Cala in Colombia (dove mancavano praticamente tutti gli uomini di riferimento), il settimo sigillo a livello nazionale di Peter Sagan in Slovacchia, ma anche Wurtz-Schmidt in Danimarca e un gran Matej Mohoric sulle strade di Slovenia, battendo Polanc e Mezgec con Tadej Pogacar “solo” quinto, dopo aver supportato il compagno di squadra costretto ad accontentarsi della seconda piazza.

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