Fenomeno Pogacar, 48 anni dopo Merckx: "Mi sentivo meglio salita dopo salita". Masnada, gioia e rammarico

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Fenomeno Pogacar, 48 anni dopo Merckx: "Mi sentivo meglio salita dopo salita". Masnada, gioia e rammarico

Il Lombardia ha incoronato il dominatore del Tour, capace di infilare pure la seconda monumento nella stessa stagione come l'immenso belga. Le sue parole nel post corsa unite a quelle del bergamasco, gran secondo anche se in casa Deceuninck...

Come Eddy Merckx nel 1973, unico capace di vincere un grande giro e due classiche monumento nella stessa stagione.

Incredibile Tadej Pogacar, che molti non davano neppure da podio in questo Lombardia 2021, ma che alla fine regala il solito show e stacca tutti, tranne uno stoico Fausto Masnada, arrivando a trionfare a Bergamo al termine di un'annata che lo vede chiudere da numero 1 del ranking Uci, con il Tour de France e la Liegi-Bastogne-Liegi a condire il tutto.

Ai microfoni Rai di Ettore Giovannelli, il fenomeno sloveno ha spiegato molto semplicemente che oggi “stavo meglio salita dopo salita, per questo ho deciso di attaccare sull'ultima. Quando è rientrato Masnada non sapevo cosa fare, ma ho continuato con il mio ritmo sapendo di avere un buon sprint”. E nella volata a due non c'è stata storia con il bergamasco, che ha sognato il trionfo sulle strade di casa ma che porta a casa comunque un podio pesantissimo; tra gioia e un po' di delusione, per la verità, anche perchè la Deceuninck del campione del mondo Alaphilippe, rimasto imbrigliato a livello tattico, non ha ottenuto la vittoria che era l'unico obiettivo del Wolfpack. “Non ero il capitano di giornata, avevamo tre punte ma io avevo un'ottima condizione e la squadra mi ha dato la possibilità di giocare le mie carte sul Ganda – ha spiegato nel post corsa l'anguilla di Brembilla, com'è soprannominato dai suoi tifosi – Quando siamo rimasti in 6-7 mi sono messo a disposizione di Alaphilippe, ma Pogacar è stato di un altro pianeta.

Io conoscevo bene la discesa e sono rientrato, ma nonostante non abbia dato mai un cambio, sulla Boccola ho faticato a seguirlo. Sono contento di aver tenuto comunque il 2° posto. La tattica? Non potevamo fare altro, io non tiravo così come Julian dietro”.

In realtà, il momento chiave è stato proprio quando Masnada, dopo un primo forcing di Alaphilippe in discesa (con il margine di Pogacar già sceso a 25”), se n'è andato a poco meno di 30 km dalla conclusione, con l'iridato che non l'ha seguito. A tal proposito, il ds Davide Bramati, sempre in diretta su Rai Sport, ha chiarito che in quella fase non sono arrivate indicazioni dall'ammiraglia. “Quando ho saputo che Fausto si trovava tra Pogacar e il gruppetto, gli ho detto di rientrare su Pogacar e non tirare, pensando anche che dietro avrebbero collaborato maggiormente.

Credo, comunque, che se Masnada fosse rimasto dietro con gli altri, non sarebbero riusciti a chiudere su questo Pogacar, che ha fatto davvero un grande numero”.

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