Milan, che beffa ad Amburgo alle spalle di Kooij. Larciano per Hirschi, al Romandia la generale è di Kopecky

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Milan, che beffa ad Amburgo alle spalle di Kooij. Larciano per Hirschi, al Romandia la generale è di Kopecky

Bemer Cyclassics: il friulano rimane chiuso nel momento decisivo ed è 2° alle spalle dell'olandese e davanti a Girmay. Il Tour of Britain col sigillo di Govekar nell'ultima tappa e la generale per Williams, mentre il GP Larciano vede lo svizzero continuare il suo periodo d'oro. Romandia donne: frazione conclusiva a Markus, festa SD Worx in classifica con l'iridata davanti a Vollering e Gaia Realini terza.

Un'autentica beffa, perchè oggi il più forte era di nuovo lui.

Jonathan Milan arriva a pochi centimetri dalla prima vittoria in una classica World Tour, non riuscendo a completare la rimonta su Olav Kooij, che regala un bel successo alla sua Visma riuscendo a resistere sul traguardo di Amburgo, nella 27esima edizione delle Bemer Cyclassics, alla furia del “Toro di Buja” della Lidl-Trek che rimane incastrato a 300 metri dalla conclusione, mentre Simone Consonni lo stava portando nella posizione ideale per lanciare il suo sprint, e riesce ad uscire solo nei 100 finali per cogliere un secondo posto che lascia tanti rimpianti.

Resta la qualità della prestazione e la conferma che, domenica prossima ai campionati europei nel Limburgo, il leader azzurro potrà puntare decisamente alla maglia di campione continentale.

E' stata ancora una volta una classica di Amburgo per ruote veloci, corsa a medie folli (oltre 48 km/h) e con la fuga di 6 uomini, compreso Andrea Vendrame, ripresa nei 25 km finali quando sul penultimo passaggio del Waseberg (900 mt al 9% per l'unica difficoltà del circuito finale) ha fatto la differenza Alex Aranburu, poi ripreso a 12 km dalla conclusione che è stata a ranghi quasi compatti.

Biniam Girmay (Intermarché) coglie un buon 3° posto, precedendo Jordi Meeus (Red Bull-Bora) e Alexander Kristoff (Uno-X), con Zingle 6° e Philipsen solo 7°, mentre ci sono altri due italiani in top ten con Matteo Trentin (Tudor) 9° e Stefano Oldani (Cofidis) 10°.

Scendendo a livello ProSeries, triplo appuntamento domenicale con la conclusione del Tour of Britain: la ventesima edizione è andata al padrone di casa Stephen Williams (Israel) con 16” sul connazionale Oscar Onley (DSM-Firmenich) e 36 rispetto al giovane francese Donnenwirth del team Devo di casa Decathlon (7° posto nella generale per un buon Edoardo Zambanini), mentre la frazione conclusiva di Felixstowe ha regalato sorprese, con una caduta che ha tagliato fuori il dominatore delle volate Paul Magnier (leader della classifica a punti e costretto al ritiro) e Matevz Govekar che ha bruciato tutti.

Lo sloveno della Bahrain-Victorious si è messo dietro il talento danese Rasmus Pedersen (Decathlon Devo) e i britannici Ben Swift (Ineos) e Ethan Vernon (Israel).

La 46esima edizione del GP Industria & Artigianato di Larciano è andata a Marc Hirschi: sesto timbro di un 2024 super nelle ultime settimane per l'elvetico della UAE Emirates che, dopo due classiche WT come San Sebastian e Plouay, ha staccato tutti sul San Baronto, all'ultimo passaggio a 13 km dalla conclusione (con un giro in meno del circuito vista la pioggia battente e i conseguenti pericoli), mentre veniva ripresa la fuga con Calzoni e Huyet ultimi a mollare.

Nel finale, lo svizzero ha resistito alla rimonta dell'argentino Guillermo Silva (Caja Rural), secondo a 4” davanti a Diego Ulissi, 3° a 10” per completare la festa UAE, mentre Christian Scaroni è caduto nell'ultima discesa mentre si stava giocando la corsa all'inseguimento di Hirschi e la selezione azzurra ha così piazzato 5° Simone Velasco, che ha regolato il gruppo principale ad una dozzina di secondi dal vincitore.

Si è corso anche in Francia con il GP de Fourmies, giunto all'edizione n° 91 e con l'attesa volatona che ha premiato la Tudor e l'olandese Arvid De Kleijn, capace di bruciare un altro specialista come Gerben Thijssen (Intermarché) e il norvegese Soren Waerenskjold (Uno-X).

In ambito femminile, terza e ultima tappa del Giro di Romandia (Women's World Tour) con il grido di Riejanne Markus, che si prende la vittoria di giornata sul traguardo di Morges battendo nello sprint a due, dopo una lunga fuga assieme, la Niamh Fisher-Black.

La SD Worx, proprio mandando in avanscoperta la scalatrice neozelandese, ha tentato di fare tripletta nella classifica finale, ma Gaia Realini ha salvato il podio per 5” sulla stessa Fisher-Black, concludendo terza a 46” da Lotte Kopecky, che si è presa il Romandia piazzandosi anche 3^ di tappa, a 21” dal duo di testa (con Camilla Eleonora Gasparrini quinta), e arrivando così ad avere 6” sulla compagna Demi Vollering, che ieri l'aveva preceduta sull'arrivo in salita di Vercorin.

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La 107esima edizione della classica che termina sul muro bolognese ha un cast semplicemente stellare, con lo sloveno (secondo nelle ultime due occasioni sul San Luca) alla prima delle tre uscite in Italia con la maglia di campione del mondo. Rogla vuole il poker, Remco per mettere da parte la delusione iridata, Ciccone e Bettiol ci provano per un bel piazzamento. Elisa Longo Borghini la grande favorita della corsa femminile.