Peter Sagan e il secondo sigillo stagionale al Romandia: Colbrelli battuto, tre italiani in top five

Il secondo sigillo stagionale, un ottimo viatico a dieci giorni dalla partecipazione al Giro d'Italia.

Peter Sagan, condizionato nella prima parte di stagione con le “sue” classiche dalla positività al Covid rimediata a fine gennaio, dopo il colpo di tappa alla Volta a Catalunya, torna ad esultare sulle strade del Giro di Romandia. E' del campione della Bora-Hansgrohe la volata di gruppo sul traguardo di Martigny, al termine dei 168 km in circuito dopo la partenza da Aigle, con un paio di strappi da non sottovalutare e che hanno tagliato fuori dai giochi velocisti puri come Viviani, Moschetti e Bauhaus, nella prima tappa in linea della corsa svizzera dopo il cronoprologo di ieri.

Se la sono giocata, dopo che il gruppo ha ripreso a 20 km dal termine i resti della fuga di sei uomini (con Manuele Boaro e Filippo Conca protagonisti), una settantina di uomini e la Bahrain-Victorious ha fatto davvero il massimo per lo sprint di Sonny Colbrelli, costretto però a partire ai 250 metri e rimontato nettamente da Sagan. Il bresciano, comunque, ha terminato al secondo posto in una volata con tanta Italia, visto che dietro a Patrick Bevin (Israel), terzo, troviamo Andrea Pasqualon (Intermarche Wanty Gobert) e Alessandro Covi (UAE Emirates) al 4° e 5° posto.

Non cambia la classifica generale, con il trio Ineos Grenadiers formato da Dennis, Thomas e Porte sempre davanti a tutti (con gli abbuoni Sagan è risalito in quinta piazza), in attesa di una frazione già abbastanza impegnativa come quella di domani verso Saint-Imier.