Capolavoro Pidcock sull'Alpe d'Huez, Chris Froome splendido 3°. Pogacar attacca, Vingegaard regge

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Stradatour de france 2022

Capolavoro Pidcock sull'Alpe d'Huez, Chris Froome splendido 3°. Pogacar attacca, Vingegaard regge

La 12esima del Tour, ultimo tappa alpina dopo il ribaltone di ieri, vede il britannico regalarsi il primo trionfo a questi livelli dopo una fuga nella quale è stato protagonista anche Ciccone. Tra i big è battaglia, Thomas sale sul podio virtuale staccando Bardet mentre la maglia gialla rimane solidissimo al comando.

Una tappa “sonnecchiante” per tanti km, dopo che la fuga decisiva si era formata tra Galibier e Croix de Fer, mentre la Jumbo-Visma controllava tutto con il suo squadrone guidato dal solito monumentale Wout Van Aert, e poi accesa su una salita leggendaria come l'Alpe d'Huez da Thomas Pidcock là davanti e dal duello Pogacar-Vingegaard a qualche minuto di distanza.

Il secondo arrivo consecutivo di questo Tour de France sulle Alpi, vede sbocciare tutto il talento del campione olimpico di MTB, che si regala il primo successo a questi livelli (e la prima per la Ineos Grenadiers in questa edizione della Grande Boucle), staccando a 10 km dal traguardo Louis Meintjes e Chris Froome, alla fine rispettivamente 2° e 3° con distacchi rilevanti. Che bello assistere alla rinascita, seppur parziale, di un fuoriclasse come il quattro volte vincitore del Tour, che mai aveva più avvicinato, dall'infortunio al Delfinato 2019, un risultato di questo peso.

Tra i cinque che si sono giocati la tappa, anche Neilson Powless (alla fine 4°) e un Giulio Ciccone che, dopo aver conquistato il GPM sulla Croix de Fer (ed essere dentro la lotta per la maglia a pois, può diventare un obiettivo), ha ceduto sull'Alpe d'Huez chiudendo 10°, ripreso dai big proprio nell'ultimo km.

Il gruppo della maglia gialla ha cominciato l'ultima ascesa con oltre 6 minuti di distacco dalla testa, chiudendo a 3'23” per il 5° posto di Pogacar allo sprint davanti a Vingegaard e Thomas. Lo sloveno, dopo il crollo di ieri sul Granon, ci ha provato almeno due volte nei 5 km finali a staccare la maglia gialla, ma il danese è stato perfetto nella risposta mentre “G” ha confetmato la sua solidità, riprendendosi il podio virtuale della generale a danno di Bardet, che ha perso 19” dal gruppetto di riferimento (del quale facevano parte anche Mas e Kuss).

Per una classifica che, in attesa delle tappe “intermedie” del week-end e dei Pirenei, dice Vingegaard leader con 2'22” su Pogacar, 2'26” su Thomas e 2'35” su Bardet, con Adam Yates 5° a 3'44” scavalcando Quintana, oggi in difficoltà, e con Gaudu 7° poco oltre i 4 minuti, mentre lo stesso Pidcock risale in ottava piazza (a 7'39” da Vingegaard) precedendo Mas e Vlasov.

Venerdì la 13esima frazione adatta agli attaccanti, verso il traguardo di Saint-Etienne.

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