Con Alpecin, EF e Soudal la startlist del Tour è completa: saranno appena 7 gli italiani al via

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Con Alpecin, EF e Soudal la startlist del Tour è completa: saranno appena 7 gli italiani al via

Giovedì la presentazione ufficiale, sabato lo start in quel di Bilbao: Pogacar e Vingegaard favoritissimi, ma per il podio la lotta è davvero aperta. Van der Poel e Van Aert pronti a regalare spettacolo, ricco il panorama dei velocisti con Philipsen e Jakobsen punti di riferimento. Ciccone la miglior carta italiana per le tappe.

Ora sono ufficiali, con l'ufficialità da parte della Soudal-Quick Step arrivata nella mattinata odierna, i corridori delle 22 squadre che prenderanno il via del Tour de France 2023.

Ancora un paio di giorni prima della sfilata sul palco, poi l'ultimo allenamento di rifinitura venerdì, e finalmente sabato scatterà la Grande Boucle n° 110: saranno appena sette i corridori italiani presenti, il minor numero nel nuovo millennio (non si tratta di record negativo, visti i precedenti tra fine anni '70 e primi anni '80), con Giulio Ciccone che rappresenta probabilmente la punta per provare a vincere una tappa e magari la maglia a pois, che l'abruzzese della Lidl-Trek ha messo nel mirino.

E poi Alberto Bettiol, che un successo l'ha sfiorato lo scorso anno a Mende, beffato da Michael Matthews, un Matteo Trentin totalmente votato alla causa di Tadej Pogacar, oltre a Gianni Moscon (parso ancora lontano dalla miglior condizione, ma l'Astana schiererà il trentino come nel 2022), due gregari di lusso nelle rispettive formazioni, Daniel Oss e Jacopo Guarnieri che saranno gli uomini ombra di Sagan e Ewan, infine Luca Mozzato alla sua seconda partecipazione consecutiva, da velocista di riferimento dell'Arkéa-Samsic.

Tra i 176 partenti, ne spiccano due in maniera evidentissima per la maglia gialla finale: sono coloro che hanno concluso al 1° e al 2° posto, in ordine invertito tra il 2021 e il 2022, nelle due edizioni precedenti e rispondono ai nomi di Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard. Lo sloveno della UAE Emirates e il danese della Jumbo-Visma sembrano davvero due spanne sopra chiunque, ma la sfida almeno per il podio risulta apertissima per quanto visto in stagione e considerati i valori assoluti.

Parliamo di campioni affermati come vincitori del Giro d'Italia, ovvero Carapaz (già sul podio del Tour 2021) e Hindley, con l'austrialiano maglia rosa nel 2022 che debutterà alla Grande Boucle. Enric Mas proverà a consacrarsi definitivamente come David Gaudu, 4° nell'edizione di 12 mesi fa e affiancato in Groupama-FDJ da Thibaut Pinot all'ultima recita, ma pure O'Connor (ai piedi del podio nel Tour 2021), i gemelli Yates tra Jayco per Simon e Adam seconda punta della UAE, uno scatenato Skjelmose Jensen faro della Lidl-Trek con Ciccone al suo fianco, il duo basco della Bahrain-Victorious composto da Landa e Bilbao che vivranno subito un week-end speciale sulle strade di casa.

E la Ineos Grenadiers? Tante incognite e probabilmente nessun uomo da podio per lo squadrone britannico, che in ogni caso proverà a tenere in classifica Dani Martinez, Carlos Rodriguez e un Egan Bernal di nuovo al Tour a quasi 3 anni da quella partecipazione amarissima del settembre 2020. Per la top ten attenzione pure ai leader di squadre magari non di primissimo piano, ma con capitani esperti come Lutsenko (Astana), Ion Izagirre (Cofidis), Bardet (DSM) e Meintjes (Intermarché).

Per la prima maglia gialla, fari tutti puntati su Van der Poel e Van Aert considerato anche il percorso della tappa inaugurale a Bilbao, ma pure a Thomas Pidcock che lo scorso anno trionfò, al suo debutto al Tour, sull'Alpe d'Huez, e Julian Alaphilippe che staccò tutti nella prima frazione dell'edizione 2021.

E la pattuglia degli sprinter sarà di altissimo profilo: Jasper Philipsen punterà alla maglia verde, lui che ha dominato nella seconda parte dello scorso Tour vincendo pure a Parigi, ma nelle volate “pure” e con un treno straordinario come quello della Soudal-Quick Step, Fabio Jakobsen sarà pericolosissimo per il belga dell'Alpecin-Deceuninck.

Dylan Groenewegen proverà a timbrare pure quest'anno, Biniam Girmay va per la prima volta sulle strade di Francia e al Tour de Suisse è parso in ottima condizione, mentre Mads Pedersen ha disputato pure il Giro e vuole una tappa anche al Tour, come gli riuscì nel 2022. Bauhaus guiderà la Bahrain negli sprint come Ewan nella Lotto-Dstny, Meeus nella Bora-Hansgrohe, Coquard nella Cofidis, Kristoff per la debuttante Uno-X e Welsford (anche il pistard australiano vivrà la sua prima Grande Boucle) nel Team DSM. Arrivando sino adue campioni che disputeranno l'ultimo Tour della carriera, Peter Sagan e Mark Cavendish, con il britannico a sognare il successo di tappa n° 35 per diventare il recordman di successi parziali nella storia davanti a Eddy Merckx.

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Alle 12.35 la partenza di una frazione che, negli ultimi 115 km dal primo muro a Recanati, propone ben poca pianura e tante insidie. Alaphilippe il primo indiziato per cercare il successo, occhio anche ai big e a qualche velocista resistente, nonostante lo strappo finale (con punte vicine al 20% a poco più di 10 km dall'arrivo). Pogacar in rosa, Tiberi già focalizzato sulla cronometro di sabato per avvicinare il podio.