Ganna e un 4° posto amaro per aprire il Tour: a Copenhagen trionfa Lampaert, beffato Van Aert

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Stradatour de france 2022

Ganna e un 4° posto amaro per aprire il Tour: a Copenhagen trionfa Lampaert, beffato Van Aert

La cronometro inaugurale, condizionata dalla pioggia, premia il belga della Quick-Step che batte tutti i grandi, con Pogacar terzo già davanti a tutti big. Il campione del mondo fora nel finale, ma non cerca scuse. Bene Roglic e Vingegaard, paga tanto Caruso.

Una maglia gialla a sorpresa, anche se parliamo di uno specialista di alto profilo che, lungo i 13,2 km nel cuore di Copenhagen, ha vissuto la giornata più importante della carriera.

Yves Lampaert precede tutti gli uomini più attesi, nella cronometro inaugurale del Tour de France n° 109, conquistando a 31 anni la leadership più ambita, regalando (a quasi 52 km/h di media) alla Quick-Step Alpha Vynil una vittoria doppia che cancella tutte le critiche piovute sulla squadra di Lefevere per le esclusioni di Alaphilippe e Cavendish dal roster per la Grande Boucle.

Una prova contro il tempo condizionata in maniera importante dal meteo, come si temeva: non è stata una lotteria, visto che nessuno ha corso con un manto stradale molto più asciutto di altri, considerato che è piovuto sin da prima della partenza del primo corridore e ha smesso solo dopo un paio d'ore, ma certo un vantaggio Lampaert ce l'ha avuto rispetto a Wout Van Aert, grande deluso di giornata per come si erano messe le cose.

Il fuoriclasse belga della Jumbo-Visma rinvia nuovamente l'appuntamento con la prima maglia gialla della carriera, battuto di 4 secondi e mezzo dal connazionale, partito oltre 40 minuti dopo di lui.

WVA si era messo alle spalle Tadej Pogacar, semplicemente fenomenale e già davanti a tutti i rivali per la classifica generale, e Filippo Ganna, 4° a 10 secondi da Lampaert con tanta amarezza. Certo, il bi campione del mondo è sceso dalla pedana di Copenhagen un minuto prima di Van Aert e le condizioni erano le stelle, ma sulle tante curve del tracciato cittadino, “Top Ganna” ha perso parecchio terreno come si temeva. In più, nel finale è arrivata anche una foratura (senza sosta obbligata, visto che la “schiuma” inserita nel tubeless ha fatto il suo dovere riparando il danno), ma lo stesso Pippo non ha cercato scuse, anzi ha subito spiegato ai microfoni di Rai Sport che “gli altri sono andati semplicemente più forte di me”.

Al quinto posto, è sempre grande protagonista Mathieu Van der Poel, che potrà andare all'assalto della maglia gialla nelle prossime tappe, tra i ventagli attesi in Danimarca e la quinta frazione con il pavé, poi ecco in top 8 Mads Pedersen (anche il danese ha un sogno giallo con gli abbuoni a disposizione) e il duo dei leader Jumbo-Visma a seguire. Jonas Vingegaard e Primoz Roglic hanno fatto bene, perdendo 9 secondi da Pogacar e guadagnando su tutti gli altri. Adam Yates può sorridere, primo degli uomini Ineos con 23” di distacco dal vincitore, Thomas ha chiuso a 25”, Mattia Cattaneo a 30 appena davanti a Vlasov, poi ecco Martinez già a 44, Quintana a 49, Gaudu a 50, Haig a 51, Caruso (sotto le attese) a 55 come Enric Mas e oltre il minuto, causa anche una caduta in avvio, Ben O'Connor.

Sabato la seconda tappa con un finale insidiosissimo, visto che il ponte sul Great Belt, lungo 18 km, porta direttamente al finale sul traguardo di Nyborg.

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