Elia, di nuovo su quel podio come un vero campione. La gioia di Viviani: "Avrei firmato per il bronzo"

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Elia, di nuovo su quel podio come un vero campione. La gioia di Viviani: "Avrei firmato per il bronzo"

L'Omnium olimpico ha visto il veronese confermarsi cinque anni dopo, pur non riuscendo a difendere l'oro di Rio. Ora sotto con le Madison: domani Paternoster-Balsamo, sabato lo stesso Viviani assieme a Consonni.

La terza medaglia del ciclismo italiano a questi Giochi di Tokyo ha un valore importante, anche se non è d'oro come quella di 24 ore fa con il sigillo del quartetto Ganna, Consonni, Lamon e Milan.

Elia Viviani, che proprio dell'Inseguimento a squadre è stato un traino per tanti anni, con il ruolo di riserva poi a queste Olimpiadi, si è regalato la seconda medaglia olimpica consecutiva nell'Omnium con un bronzo che per il veronese, in difficoltà su strada nelle ultime due stagioni vissute con la Cofidis, significa molto anche per come ha difeso l'oro di Rio, salendo ancora sul podio cinque anni dopo con una rimonta entusiasmante.

Tra l'Eliminazione vinta davanti al futuro campione olimpico Matthew Walls, sino alle volate e al giro conquistati nella corsa a punti, Elia ha dimostrato di esserci. Eccome. “Nello Scratch non sono riuscito a sbloccarmi di gambe, pur stando bene fisicamente – le parole di Viviani al microfono di Stefano Rizzato – L'Eliminazione serviva per scaricarmi e divertirmi, a quel punto sapevo che sarebbe stata dura per le medaglie.

Certo, dispiace perdere l'argento così nel finale, ma avevo dato tutto in precedenza e, vedendo com'era cominciata la gara, dobbiamo festeggiare. Un oro e un bronzo in due Olimpiadi sono da godersi, avrei firmato prima di partire. Avrò motivazioni ancora più alte per la gara di sabato”.

Viviani è atteso infatti dalla Madison in coppia con Simone Consonni, mentre domani toccherà alla stessa specialità in versione femminile, con l'Italia che punta in alto con Elisa Balsamo e Letizia Paternoster.

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