Evenepoel non si nasconde: "Belgio favorito, io potrei provare ad anticipare rispetto a Van Aert"

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Evenepoel non si nasconde: "Belgio favorito, io potrei provare ad anticipare rispetto a Van Aert"

Il ventunenne di Schepdaal fa le carte alla corsa olimpica in programma sabato: "Percorso ideale per noi, ma la corsa sarà aperta prima e dopo il Mikuni".

Il Belgio è la squadra che difenderà l'oro conquistato a Rio da Greg Van Avermaet, ma non sarà il campione in carica (uscito con una condizione decisamente sottotono dal Tour de France), così come neppure Mauri Vansevenant e Tiesj Benoot, chiamati ad un lavoro di supporto per i capitani, a fare la corsa sabato in occasione della prova in linea che aprirà i Giochi di Tokyo.

Due tra i principali favoriti per il titolo sono infatti Wout Van Aert, se vogliamo il punto di riferimento assoluto della corsa (“ma non sarà facile per me superare il Mikuni Pass con i primi”, ha dichiarato nelle scorse ore) dopo le tre vittorie di tappa e la gran chiusura di Parigi, domenica scorsa, ma anche Remco Evenepoel. Il classe 2000 in forza alla Deceuninck è semplicemente capace di tutto e lo stesso Van Aert l'ha indicato come il faro per la cronometro in programma mercoledì prossimo.

Remco ha parlato alla televisione belga, a due giorni dalla grande sfida che affronterà con la sicurezza ritrovata con le vittorie al Giro del Belgio e una preparazione mirata proprio per Tokyo, lui che è arrivato in Giappone con qualche giorno d'anticipo rispetto ai colleghi. “E' il tracciato ideale per la nostra squadra – ha dichiarato Evenepoel – Il Mikuni Pass (6,8 km al 10,1%, con scollinamento a 33 km dal gong) è una salita abbastanza ampia, non si vede quanto sia ripida, ma si sente eccome.

Mi ricorda molto quella della Vuelta a Burgos dove ho vinto (nel 2020 al Picon Blanco, ndr)”.

Il baby fenomeno belga analizza così le possibili situazioni tattiche: “La strategia sarà fondamentale e anche il vento potrebbe influire. Il Fuji non sarà facile perché la salita è molto irregolare e anche nel tratto con il primo passaggio sul traguardo non ci sarà pianura vera. Abbiamo una squadra con la quale portare avanti due strategie diverse; Wout potrebbe aspettare il finale e io magari provare ad andare da solo, ma non sarà facile perché ci sono tanti rivali forti, a partire da Pogacar e Carapaz usciti bene dal Tour”.

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