Grazie MVDP, grazie Wout: un duello da sogno a Hoogerheide, è Van der Poel il nuovo campione del mondo

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Grazie MVDP, grazie Wout: un duello da sogno a Hoogerheide, è Van der Poel il nuovo campione del mondo

Mondiali di ciclocross: sprint da brividi con Mathieu che stronca Wout nei 200 mt finali per la quinta maglia iridata. Shirin Van Anrooij padrone tra le U23, l'Italia chiude senza medaglie.

Un duello da sogno, quello tanto atteso, ma forse ancor più bello di quanto tutti gli appassionati immaginavano alla vigilia.

Mathieu vs Wout, Van der Poel vs Van Aert, per il Mondiale che incorona MVDP come il re assoluto del ciclocross, con la quinta maglia iridata messa in bacheca nella bolgia, clamorosa (oltre 50mila persone!), di Hoogerheide.

Il belga deve inchinarsi all'eterno rivale olandese, che nell'immediato post gara non ha esitato a definire quella odierna, davanti al pubblico di casa (letteralmente, tanto che si corre sul tracciato dedicato a papà Adrie), “una delle tre vittorie più belle della mia carriera”.

Van der Poel ha sgasato sin dal primo mezzo giro, Van Aert l'ha seguito e poi ha dato cambi regolari, giocandosi tutto allo sprint dove, almeno sulla carta, seppur dopo ben 67 minuti di corsa, l'asso della Jumbo-Visma partiva leggermente favorito. Il fuoriclasse dell'Alpecin-Deceuninck, che torna in cima all'albo d'oro un anno dopo il trionfo di Tom Pidcock (qui assente), è stato però bravissimo ad attendere poco meno di 200 mt dalla linea per partire col suo scatto bruciante, guadagnando quei 7-8 metri decisivi per stroncare Wout.

Il bronzo è andato ad un altro belga, Eli Iserbyt, che ha regolato nel duello finale Lars van der Haar, con Michael Vanthourenhout quinto e il giovane Kuypers gran sesto. Filippo Fontana, unico italiano al via, ha chiuso 28°.

La gara femminile delle Under 23 è andata secondo pronostico, con una straripante Shirin Van Anrooij a conquistare un'altra maglia iridata, dopo quella tra le juniores e una stagione di altissimo livello pure al “piano superiore”; al secondo posto la figlia d'arte Zoe Backstedt, mentre l'Italia si è dovuta accontentare del 17° posto di Asia Zontone e il 25° di Carlotta Borello.

Azzurri senza medaglie in questi campionati del mondo, ma con i quarti posti di Silvia Persico e Federica Venturelli nella giornata di ieri, visto che nella mattinata gli juniores non avevano potuto nulla nella gara maschile vinta dal francese Léo Bisiaux, che ha stroncato l'olandese Senna Remijn e il belga Yordi Corsus.

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