Mondiali di Granfondo a Trento, Kirchmair e Simenc campioni. Per l'Italia 6 titoli di categoria

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Filippo Tommasini

Gran Fondocampionati del mondo gf 2022

Mondiali di Granfondo a Trento, Kirchmair e Simenc campioni. Per l'Italia 6 titoli di categoria

Austria e Slovenia esultano nelle gare regine, ma anche gli azzurri sono protagonisti di una rassegna iridata di grandissimo successo.

Trento ha vissuto con grande partecipazione la conclusione dei campionati del mondo di Granfondo, seconda edizione nella storia del capoluogo del Trentino dopo quella del 2013.

C'è da giurarci, non la dimenticherà presto: i quattro giorni della rassegna iridata per amatori organizzata da APT Trento Monte Bondone e Trento Eventi Sport hanno superato le aspettative per tanti motivi. I numeri dell'evento raccontano già una storia importante: più di 2.000 atleti, oltre 4.000 presenze considerando gli accompagnatori, persone da 60 Paesi del mondo che sono arrivate – molte per la prima volta – nel capoluogo trentino, riempiendone gli alberghi, frequentandone caffè, ristoranti e musei, e soprattutto percependone l'autentico amore per la bicicletta in tutte le vesti.

Lo hanno detto in tanti in questi giorni, a fianco dei complimenti per una città che ha saputo sorprendere gli ospiti da tutto il mondo: “Qui il rispetto per il ciclista si vede e si sente. Ci siamo sentiti accolti”. Parole che contano tanto, in una città che tanto sta facendo per portare la bicicletta sempre più nel cuore delle persone e delle loro vite, e che ridimensionano anche il peso di qualche poco illuminata polemica. La domenica finale del Mondiale di Trento prevedeva il menù più ricco di queste quattro giornate: la Mediofondo (86,8 km e 2.218 metri di dislivello) per le fasce d'età più alte (uomini dai 60 in su, donne dai 50 in su), e soprattutto la Granfondo, con i suoi 143,8 km e 3.900 metri di dislivello, frutto di due scalate e mezza verso la cima del gigante di Trento, il Monte Bondone.

Al via delle due prove si sono presentati 1537 atleti, scattati da via Roberto da Sanseverino a partire dalle 10 del mattino. In gara c'erano tutti gli atleti più forti delle categorie amatoriali a livello mondiale, e i risultati lo dimostrano. Il più veloce di tutti nella Granfondo è stato l'austriaco Stefan Kirchmair (cat. 19-34), ex professionista ad inizio anni 2010 e oggi preparatore, che ha divorato il tracciato di gara in 4 ore, 14 minuti e 6 secondi, distanziando lo svizzero Dimitri Bussard ed il belga Sieben Devalckeneer di poco più di mezzo minuto. Kirchmair si è già affermato fra i granfondisti più forti al mondo, avendo conquistato quest'anno la prestigiosa “Etape du Tour” con arrivo sull'Alpe d'Huez.

Nella granfondo femminile, la slovena Laura Simenc (cat. 19-34), già oro nel team relay con la sua nazionale, è riuscita a regolare allo sprint finale due padrone di casa, la veneta Martina Trevisiol e la piemontese Samantha Arnaudo, concludendo in 5h02'41”. Ex atleta elite, oggi ricercatrice di virologia veterinaria, la Simenc vanta anch'essa numerosi successi in stagione, fra i quali la Granfondo Nove Colli in territorio italiano.

Tra le varie categorie non sono però mancati i successi italiani: quelli di Francesco Figini (Granfondo 35-39), Giuseppina Michela Bergozza (Mediofondo 50-54), Olga Cappiello (Mediofondo 55-59), Giorgio Chiarini (Mediofondo 60-64), del trentino Silvano Janes (Mediofondo 65-69) e di Silvano Assaloni (Mediofondo 80-84). Fra le firme di prestigio anche quella della francese Jeannie Longo, plurititolata da Elite e capace di indossare l'ennesima maglia iridata, facendo il bis dopo il successo a cronometro.

Vincitori o meno, tutti gli atleti hanno dovuto guadagnarsi l'onore di concludere un Mondiale esigente, a detta di tutti il più duro da molte edizioni – se non addirittura dall'ultima volta di Trento. In una giornata perfetta per andare in bicicletta, fresca – soprattutto nella prima mattinata – ma poi scaldata dal sole e sotto un cielo limpido, i partecipanti hanno trovato però la miglior ricompensa dei loro sforzi. “Il Bondone è una salita veramente dura, ma a lasciare senza fiato è la veduta dall'alto sulla città e le Alpi. Questo percorso e questo territorio meritano il viaggio”: lo hanno detto in tanti, da ogni parte d'Europa, come dall'Australia, dagli Stati Uniti, dal Giappone e dallo Zimbabwe.

A riempire il cuore, oltre al Quartiere Le Albere che ha applaudito fino all'ultimo partecipante sul rettilineo d'arrivo, è stata l'atmosfera unica che il Mondiale Gran Fondo ha saputo generare. La competizione c'è, e in un Mondiale è giusto così, ma a Trento si è percepito soprattutto lo spirito di persone felici di vivere un'esperienza unica e di farlo al meglio, grazie a una città che ha saputo accoglierli a braccia aperte, un'organizzazione che ne ha curato le esigenze nel minimo dettaglio. “È stato splendido ed emozionante accogliere persone da tutto il mondo nella città di Trento - ha commentato il Sindaco Franco Ianeselli - Un evento come questo è stato per noi una grande opportunità per riaffermare il legame di Trento con la bicicletta, non soltanto come sport ma come mezzo di trasporto e come nuovo modo di fare turismo.

L'augurio è che chi ha assaporato il nostro territorio in questi giorni possa portarlo nel cuore e raccontarlo al ritorno a casa”.

Maurizio Evangelista, Responsabile Organizzativo, ha espresso la sua soddisfazione per la riuscita tecnica dell'evento: “Siamo particolarmente contenti del risultato di questo Mondiale Gran Fondo, e dei feedback che in questi giorni abbiamo ricevuto da parte degli atleti. La nostra organizzazione ha messo al centro l'attenzione ai servizi al ciclista e alla sicurezza di tutti gli atleti, e oggi possiamo festeggiare un successo da entrambi i punti di vista. In questo senso, un ringraziamento speciale va al grande team organizzativo messo in piedi da APT Trento Monte Bondone e Trento Eventi Sport, alle istituzioni che hanno voluto e promosso questo evento, alle forze dell'ordine che hanno curato la sicurezza, all'equipe sanitaria, ai volontari e ovviamente a tutti coloro che hanno scelto di venire a Trento per vivere questa avventura con noi”.

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