Leo Paez cala il settebello, Adelheid Morath vince la gara femminile di una "HERO" da sogno

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Freddy Planinschek

MTB Racel'evento

Leo Paez cala il settebello, Adelheid Morath vince la gara femminile di una "HERO" da sogno

Dodicesima edizione della "BMW HERO Suedtirol Dolomites" con atleti provenienti da 42 nazioni per la maratona di mountain bike più dura al mondo. Ecco com'è andata e i gran podi conquistati da Gerry Kerschbaumer e nella prova in rosa da Piana e Gaddoni.

E' stata baciata dal sole l'edizione 2022 della “BMW HERO Suedtirol Dolomites” che, con i suoi iconici percorsi disegnati attorno al gruppo del Sella sulle Dolomiti Patrimonio UNESCO, è stata definita fin dai suoi esordi la maratona di mountain bike più dura al mondo.

Sulla linea di partenza atleti provenienti da ben 42 nazioni: uno spettacolo internazionale dello sport, che ha visto la partecipazione di importanti nomi di riferimento del panorama della disciplina a livello professionistico, nonostante la concomitanza di una gara che assegnava il titolo continentale, e anche ex pro su strada di altissimo livello, come Fabio Aru.

D'altronde, il fascino della HERO è un'attrazione a cui non tutti sanno resistere.

 

LA GARA MASCHILE

 

A tagliare per primo il traguardo della HERO 2022 è stato Leonardo Paez, da quest'anno portacolori del Soudal-Lee Cougan International Team. Dopo aver superato il primo passo, quello di Gardena, appaiato con il connazionale Diego Arias Cuervo, Paez è andato in fuga solitaria sul tracciato “lungo” di 86 chilometri con 4500 metri di dislivello, che ha concluso con il tempo di 4h33'52”.

Per il fuoriclasse colombiano si tratta del settimo successo alla HERO Dolomites, a sancire, oltre la sua grande preparazione fisica, quanto sia a suo agio con percorsi duri come questo. “É stata una giornata impegnativa, anche per le alte temperature. Confesso di aver avuto problemi di digestione sul Passo Pordoi che ho superato con pazienza e senza esagerare – ha commentato Leo Paez dopo aver tagliato il traguardo – ma quando sono tornato a stare bene, ho spinto sui pedali in salita perché conosco le abilità in discesa di Diego e dovevo conservare il vantaggio acquisito.

Mi sto avvicinando al traguardo dei 40 anni e sono ancora competitivo: è una soddisfazione, ma questo è grazie alla vita da atleta che ho sempre fatto e alla passione per la bici che coltivo ogni giorno in modo professionale”, ha sottolineato Paez.

Alle sue spalle, il connazionale ed ex compagno di squadra Arias Cuervo del Team Hubbers Polimedical, ha concluso la HERO in 4h36'20”, a sua volta seguito dal beniamino di casa Gerhard Kerschbaumer dello Specialized Factory Racing che ha chiuso in 4h41'20” e che ha saputo conquistare il terzo gradino del podio grazie a una rimonta imperiale sull'ultima salita del Passo Duron, ai danni dell'elvetico Urs Huber (secondo nel 2019 e 2014) e del belga Frans Claes, rispettivamente quarto e quinto.

 

LA GARA FEMMINILE

 

Emozioni che non sono certo state da meno sul tracciato di 60 chilometri con 3200 metri di dislivello dove si sono messe alla prova le atlete élite, con degli ottimi risultati ottenuti delle italiane presenti. A trionfare con un tempo finale di 3h55'27” è stata la tedesca Adelheid Morath del Team Mount7, per la prima volta sul podio qui a Selva: “Sono davvero emozionata, perché vincere la HERO era un sogno che coltivavo e che adesso si è avverato – ha commentato Adelheid dopo aver tagliato il traguardo – e questa vittoria assume un valore ancor più importante perché non ho grande esperienza nelle prove marathon, ma oggi mi sono sentita in stato di grazia”.

Un successo celebrato tra fatica e grandi sorrisi anche dalla seconda classificata, Debora Piana del Velo Club Cicli Cingolani, arrivata al traguardo in 4h06'07”, e a chiudere il podio rosa ecco in 4h06'41” la già vincitrice nell'edizione 2017, Elena Gaddoni del Team Rolling Bike. Una BMW HERO Suedtirol Dolomites 2022 che ha visto porre una ancora maggiore attenzione sul tema della sostenibilità. Per questa edizione, infatti, il comitato organizzatore ha sviluppato il programma “HERO TO ZERO”, espressamente dedicato alla sostenibilità del territorio e che ha previsto azioni che tutti i partecipanti all'evento, dagli atleti agli accompagnatori, fino agli addetti ai lavori, sono stati invitati a mettere in atto.

Ispirato dall'iniziativa “Sports for Climate Actions” delle Nazioni Unite, di cui anche HERO Dolomites è firmataria, e dalle linee guida dell'UCI, il programma HERO TO ZERO prevede tre aree di interesse, che coinvolgono l'ambiente, la società e la governance. Obiettivo: rendere l'evento quanto più a basso impatto nei confronti dello straordinario ambiente dolomitico che da sempre lo ospita.

A conferma della sua sempre più forte internazionalità, la BMW HERO Suedtirol Dolomites è stata trasmessa per oltre 2 ore in diretta in oltre 40 Paesi, dagli USA al Sudamerica, dall'Europa al Nordafrica, dal Medio Oriente fino in Indonesia.

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