Baroncini e "un sogno che si avvera": le parole del nuovo iridato U23, che gara degli azzurri

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Baroncini e "un sogno che si avvera": le parole del nuovo iridato U23, che gara degli azzurri

A Leuven il trionfo della nazionale di Amadori, al bis mondiale dopo Battistella nel 2019. "Avevamo studiato di partire proprio in quel punto...".

La terza perla che significa anche Italia in testa al medagliere a due giorni dalla conclusione di un campionato del mondo, nel cuore del Belgio, già ricco d'azzurro.

Il nome Filippo è profetico, perchè dopo l'oro di Ganna a crono ecco quello di Baroncini nella prova su strada degli Under 23; un capolavoro dal valore tecnico altissimo, se pensiamo che il 21enne di Massalombarda ha staccato tutti in un finale velocissimo, dove fare la differenza era davvero complicato. Il ragazzo che passerà pro con la Trek-Segafredo e ha caratteristiche per figurare alla grande al “piano superiore”, considerato il suo spunto e le qualità a crono. Che gara degli azzurri di Marino Amadori, con Gazzoli 4° e Colnaghi 7°, ma anche Filippo Zana (3° al Tour de l'Avenir, va ricordato) che copre alla grande lo stesso Baroncini nel finale e poi si piazza 18°, per non parlare del lavoro svolto da Coati e soprattutto da un enorme Marco Frigo per oltre tre quarti di gara.

E' un sogno che si avvera – le prime parole del nuovo campione del mondo – E' stata una gara stressante sin dall'inizio, ma vincere così...

E' stato tutto perfetto, perchè abbiamo attaccato nel finale proprio come previsto: il piano era quello di provarci nel punto e sono partito, la squadra è stata super. Nel finale, poi, ho pensato solo a spingere al massimo. La volevo troppo”.

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