Domenica l'Amstel Gold Race con Longo Borghini a sfidare Vollering-Kopecky e... l'iride di Van der Poel

Domenica l'Amstel Gold Race con Longo Borghini a sfidare Vollering-Kopecky e... l'iride di Van der Poel
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Marco Alpozzi

Stradacalendario internazionale

Domenica l'Amstel Gold Race con Longo Borghini a sfidare Vollering-Kopecky e... l'iride di Van der Poel

Tutto pronto per la classica olandese: si comincerà con la gara femminile, dove la campionessa italiana (in condizione straordinaria) proverà a battere ancora lo squadrone SD Worx. Lungo i 253 km attorno a Valkenburg, in ambito maschile è ancora il campione del mondo in cima al pronostico, ma Cosnefroy, Pidcock, Matthews e Skjelmose su tutti possono insidiarlo.

La domenica dell'Amstel Gold Race, l'appuntamento clou per quanto riguarda i Paesi Bassi e che, per il decimo anno, propone anche la corsa femminile.

Partiamo dalla grande sfida che aprirà tra l'altro il programma, con partenza prevista alle ore 10.00 e l'arrivo attorno alle 14.00, lungo 157 km con il finale differente rispetto alla sfida maschile, visto che l'iconico Cauberg viene piazzato a ridosso dell'arrivo, scollinando a meno di 2000 metri dalla linea d'arrivo alle porte di Valkenburg.

C'è il tricolore di Elisa Longo Borghini in cima al pronostico, visto lo stato di forma strepitoso della campionessa italiana che ha trionfato a Fiandre e Brabante, stroncando mercoledì scorso nel duello finale Demi Vollering: l'olandese ha completato il trittico delle Ardenne nel 2023 e proverà a fare lo stesso, guidando una SD Worx fortissima con l'iridata Kopecky, a sua volta reduce dal capolavoro alla Roubaix, Wiebes, Vas, la campionessa europea Bredewold e una Cecchini chiamata al suo consueto ruolo di regista in corsa.

La Visma Lease a Bike sarà pericolosissima, con Marianne Vos (che si prese l'Amstel nel 2021) e un'altra orange attesa come Fem Van Empel. La Lidl-Trek, oltre a Longo Borghini, proporrà le olandesi Van Anrooij (terza al Fiandre) e Van Dijk, attenzione a Silvia Persico nella UAE e Soraya Paladin nella Canyon-SRAM che punterà fortissimo su Kasia Niewiadoma, già vincitrice nella “classica della birra”.

La gara maschile (che scatterà alle 10.45), giunta all'edizione numero 58, si svilupperà lungo 253 km con cotes durissime prima di entrare nel circuito finale e la corsa che potrebbe esplodere da lontano, ben prima di Cauberg (piazzato ai -20 km), Geulhemmerberg e Bemelerberg, ultima difficoltà a 6 km dalla linea del traguardo.

Mathieu Van der Poel conquistò in maniera rocambolesca e straordinaria la gara di casa nel 2019, poi l'ha disputata solo nel 2022 chiudendo quarto: sarà ancora il favorito netto l'olandese dell'Alpecin-Deceuninck, padrone delle classiche del pavé, anche perchè Tadej Pogacar, che dominò la scorsa edizione, non sarà al via lasciando spazio in casa UAE Emirates a Juan Ayuso, Marc Hirschi e Brandon McNulty su tutti.

Potrebbe fare benissimo Benoit Cosnefroy, mercoledì impostosi a Overijse nella Freccia del Brabante e secondo per questione di millimetri nel 2022, beffato da Kwiatkowski che sarà al via per la sua Ineos Grenadiers, probabilmente in supporto di Thomas Pidcock, a podio qui 12 mesi fa e atteso tra i protagonisti pure domani.

L'EF-EasyPost punterà su Ben Healy (2° nel 2023) e Marijn Van den Berg, l'Israel su un pimpante Dylan Teuns, la Bora-Hansgrohe crede nel ritrovato Schachmann ma anche Sobrero può fare bene, una delle poche carte italiane assieme a Bagioli, inserito nella Lidl-Trek che avrà però il danese Skjelmose Jensen punto di riferimento.

Il primo rivale di MVDP in caso di arrivo in gruppetto? Michael Matthews, che sta disputando una grande primavera ma rischia di pagare lo scotto di una Jayco-Alula non di altissimo livello, come accaduto al Brabante. Astana a trazione italiana, con Battistella (bene ai Paesi Baschi), il tricolore Velasco e Scaroni, attenzione ad un nome come il belga Van Gils nella Lotto-Dstny, ma pure ad Alex Aranburu faro della Movistar, al giovane Grégoire nella Groupama-FDJ e ad una Visma certamente non tra le favorite, e fa strano dirlo, ma comunque insidiosa con la coppia formata da Matteo Jorgenson e Tiesj Benoot.

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