Scheldeprijs, sfreccia Merlier su Philipsen, poker di Lorena Wiebes. Ai Baschi ecco Hermans su Zambanini

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Scheldeprijs, sfreccia Merlier su Philipsen, poker di Lorena Wiebes. Ai Baschi ecco Hermans su Zambanini

La classica per velocisti è del leader della Soudal-Quick Step, che resiste alla rimonta del connazionale. Terzo posto per Martina Fidanza nella corsa femminile, con l'olandese ancora vincente su Kool. La terza tappa dell'Itzulia caratterizzata dalle cadute di Roglic e Ayuso, mentre il belga precede Edoardo Zambanini e Aranburu allo sprint, con De Pretto 4°.

Tim Merlier si prende la rivincita della Brugge-De Panne, quando venne bruciato da Jasper Philipsen, battendo nuovamente il re della Sanremo (come gli riuscì alla Nokere Koerse) nella classica più antica delle Fiandre, il vecchio GP L'Escaut e attuale Scheldeprijs, giunto alla 112esima edizione per una sorta di “Mondiale dei velocisti” che in quel di Schoten ha visto dominare lo sprinter della Soudal-Quick Step.

Il belga è stato perfetto, anticipando ai 250 metri la volata per guadagnare quei metri decisivi su Dylan Groenewegen, poi terzo, e soprattutto nei confronti di Philipsen al quale non è bastata la rimonta negli ultimi metri, dovendosi accontentare della seconda piazza. In top ten due italiani, con Matteo Moschetti (Q36.5) ottavo e Matteo Trentin (Tudor) alle sue spalle.

In ambito femminile, la corsa belga ha premiato per la quarta volta consecutiva Lorena Wiebes, che torna a fare gioire la SD Worx con uno sprint dei suoi: l'olandese si è messa nettamente dietro la connazionale Charlotte Kool (DSM), con Martina Fidanza (Ceratizit) di nuovo a podio, come due giorni prima a Mouscron, terza mentre Elisa Balsamo si è dovuta accontentare della settima moneta.

Al Giro dei Paesi Baschi, la terza tappa ha regalato ben pochi brividi sul piano tecnico con un percorso abbastanza semplice verso Altsasu, purtroppo però le emozioni sono arrivate dalle cadute, con Primoz Roglic a terra ai -40 km, decisamente abraso sul lato destro del corpo seppur in grado di rientrare in gruppo e mantenere la maglia gialla, e Juan Ayuso e Brandon McNulty finiti a terra con Carlos Rodriguez e altri corridori a 1500 metri dalla linea.

Poi lo sprint che ha visto tornare al successo Quinten Hermans: il belga dell'Alpecin-Deceuninck ha regolato un altro italiano (ieri aveva concluso 2° Battistella), Edoardo Zambanini della Bahrain-Victorious alla piazza d'onore davanti ad uno degli uomini attesi di giornata, Alex Aranburu (Movistar) e un bel Davide De Pretto (Jayco), quarto.

Remco Evenepoel, guadagnando altri 3 secondi al traguardo volante, si è portato a 7” da Roglic nella generale, prima delle tre tappe decisive con quella di giovedì che già proporrà uno strappo duro (2 km al 9,5%) a poco più di 10 km dall'arrivo.

Al Tour Region Pays de la Loire, corsa a tappe francese categoria 2.1, nuovo 5° posto per Alberto Dainese nello sprint a pochi secondi da Ewen Costiou, che dopo la selezione nel finale coglie il timing giusto, parte alla “flamme rouge” e va a prendersi la prima vittoria da pro e la maglia di leader tolta a Marijn Van den Berg, al termine della seconda frazione con traguardo a Saumur. A pochi secondi dal giovane transalpino dell'Arkéa-Samsic, è stato Sam Bennett a regolare il plotoncino dei big.

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