Woods in trionfo sul Puy de Dome, Pogacar stacca ancora Vingegaard e si avvicina alla maglia gialla

Woods in trionfo sul Puy de Dome
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Stradatour de france 2023

Woods in trionfo sul Puy de Dome, Pogacar stacca ancora Vingegaard e si avvicina alla maglia gialla

Tour de France, la 9^ tappa premia la fuga da lontano e il veterano canadese, che beffa Jorgenson nel finale. Big lontani, ma negli ultimi 1500 mt lo sloveno mette in croce il grande rivale danese, che cede comunque soli 8 secondi.

La battaglia del Puy de Dome, tanto attesa su una delle montagne simbolo del Massiccio Centrale che tornava al Tour de France dopo 35 anni di assenza, ha solo in parte deluso le attese visto che la nona tappa se la sono giocata i fuggitivi di giornata, ma ha regalato un finale da brividi tra i due giganti in lotta per la maglia gialla, Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar.

E' Michael Woods a conquistare, a 36 anni, la sua prima vittoria sulle strade della Grande Boucle (dopo due frazioni alla Vuelta), coronando la fuga di 14 uomini partita dopo una ventina di km di battaglia e dalla quale è rimasto escluso Giulio Ciccone, che avrebbe voluto provare ad avvicinarsi alla vetta nella graduatoria dei GPM.

Attaccanti che hanno avuto oltre 15 minuti di vantaggio e si sono giocati il successo tra di loro, con Matteo Jorgenson (Movistar) che ha anticipato in solitaria sin da quando mancavano 45 km al gong e ha sognato fino agli ultimi 500 mt, sulle pendenze fisse degli ultimi 4200 mt al 12-13%, quando Woods è piombato su di lui, dopo che il veterano canadese si era ritrovato a dover recuperare oltre 2 minuti di distacco prima del tratto duro.

Lo scalatore della Israel è stato oggettivamente superiore a tutti nella scalata conclusiva, spegnendo il sogno del giovane statunitense alla fine quarto, saltato negli ultimi 100 metri anche da Latour, secondo, e da un convincente Mohoric che, su un terreno certo non suo, si prende un bel 3° posto. Neilson Powless, pur dimostrando di non avere le gambe dei giorni migliori, rafforza comunque la maglia a pois concludendo 6°, dietro a Berthet e davanti a Lutsenko.

Otto minuti dopo il vincitore, ecco Tadej Pogacar con... 8 secondi su Jonas Vingegaard: dopo la solita azione di Sepp Kuss a ridurre ai minimi termini il gruppo big, ci si attendeva una sferzata della maglia gialla, ma come a Cauterets è stato invece lo sloveno a vincere il secondo round consecutivo contro il danese, attaccato di forza dall'asso della UAE Emirates negli ultimi 1500 mt. “Pogi” ha guadagnato appena 8 secondi, ma sono davvero significativi perchè aver staccato nuovamente il leader della Jumbo-Visma ha un peso eccome, anche a livello psicologico, verso la serie di tappe alpine tra seconda e terza settimana.

Ora li dividono appena 17 secondi, mentre quest'oggi il primo degli uomini è risultato Simon Yates: dopo aver perso 47 secondi ieri a Limoges per colpa di una caduta nel finale, il faro della Jayco-Alula ha chiuso terzo tra gli uomini di classifica, ad una cinquantina di secondi da Pogacar e avvicinando il podio nella generale, seppur ancora molto lontano, dopo aver tagliato il traguardo assieme ad un gran Thomas Pidcock, che a sua volta ha preceduto di poco il compagno di team in casa Ineos Grenadiers, Carlos Rodriguez (4° in classifica).

Poi Adam Yates e Jai Hindley, con l'australiano della Bora-Hansgrohe che cede ma si salva bene in chiave difesa di un terzo posto ancora solido per il vincitore del Giro 2022, sul podio virtuale a 2'40” da Vingegaard e con 1'42” rispetto a Rodriguez, che precede di pochi secondi i gemelli Yates (Adam 5° a 4'39”, Simon 6° a 4'44”), con Pidcock 7° a 5'26” davanti a Gaudu, Kuss e Bardet, secondo francese in top ten ma già a quasi 7 minuti.

Lunedì il primo giorno di riposo, poi la tappa di Issoire che si presta a fughe in una seconda settimana dove i big della generale potranno respirare per tre giorni, prima delle grandi sfide sulle Alpi.

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