Letizia, tanto bella quanto forte: Paternoster e i suoi sogni da ventenne, con vista su Tokyo

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Track Cyclingla campionessa

Letizia, tanto bella quanto forte: Paternoster e i suoi sogni da ventenne, con vista su Tokyo

La campionessa trentina attende la ripartenza su strada per poi dedicarsi completamente alla pista e al progetto della sua prima Olimpiade.

A soli 20 anni, il suo palmares è semplicemente impressionante. Tanto bella quanto forte, viene da dire, e non è una banalità visto che Letizia Paternoster riesce a coniugare il suo aspetto da giovane già regina dei social (oltre 165mila followers su instagram, che cura personalmente), ai risultati tra pista, dov'è nata ciclisticamente, e strada.

La stella di Revò, nel cuore della Val di Non, ha vinto tutto nei velodromi a livello giovanile ed è sbarcata nel mondo elite come un tornado, sfiorando già per due volte il titolo mondiale dell'Omnium: seconda per un soffio dietro a Kirsten Wild nella rassegna iridata di Pruszkow 2019, di nuovo argento dietro in quella di Berlino 2020, questa volta dietro alla giapponese Kajihara e prima di conquistare un'altra medaglia, con il bronzo nella madison assieme a Elisa Balsamo.

Il tutto con poca preparazione e la trasferta australiana saltata a causa dell'incidente occorsole nel mese di novembre, quando venne investita da un'auto in allenamento, quindi (considerata anche l'età) con una prospettiva straordinaria in ottica Giochi Olimpici di Tokyo 2021. E' quello il grande obiettivo: “Sì, è il mio sogno – ha più volte ribadito Letizia – e lo sconforto del primo momento, quando abbiamo ricevuto la notizia del rinvio di un anno, ha fatto posto alla consapevolezza di poterci arrivare con una condizione e una fiducia ancora superiori, la prossima estate”.

Nel frattempo, ripartirà nei prossimi mesi con la strada e la maglia della sua Trek-Segafredo, team World Tour con cui ha esordito tra le “grandi” con una volata regale, al Tour Down Under 2019, per poi conquistare la scorsa estate il titolo di campionessa europea Under 23 ad Alkmaar. Letizia tuttofare non perde tempo, ma è la stagione dei velodromi che, sino a quando non avrà portato a casa almeno una medaglia dalle Olimpiadi di Tokyo, la assorbirà totalmente.

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