Hans Becking mette l'ipoteca sull'Appenninica: trionfo nel fango di Collecchio come per Esther Suess

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Hans Becking mette l'ipoteca sull'Appenninica: trionfo nel fango di Collecchio come per Esther Suess

Il neerlandese arriva in solitaria e consolida la leadership alla vigilia dell'ultima frazione. Prosegue anche il dominio dell'elvetica.

Facce stravolte e ricoperte di fango nel patio della Corte di Giarola. La sesta e penultima tappa di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race ha offerto immagini di fatica ed emozione lungo i 93 km di gara, da Castelnovo ne' Monti alla Corte di Giarola a Collecchio. Un nubifragio abbattutosi sulla gara, soprattutto nella seconda parte, ha reso il percorso insidiosissimo, costringendo gli atleti a fare i conti con terreno fangoso, profondo e viscoso.

Cambiate le condizioni in gara, non lo spartito: a vincere è stato il leader della classifica generale Hans Becking, che si è confermato il più forte di questa settimana di gara sull'Appennino Emiliano. Al secondo posto, a 5'55” dal corridore del DMT Racing Team, si è piazzato il francese Joseph De Poortere (Velo Club Reanois), con Lorenzo Samparisi (KTM Alchemist Dama) terzo a 6'21”. Ad aver sofferto il fango, invece, è stato il campione europeo Tiago Ferreira (DMT Racing Team), che ha chiuso ottavo a 19'20”.

Becking ha sfoderato doti da ciclocrossista per fare la differenza sugli avversari, lanciandosi verso il terzo successo di tappa, mentre dietro Ferreira si piantava e perdeva contatto. Dopo il capoclassifica, la Corte di Giarola ha accolto le maschere di fango di De Poortere, Samparisi, Van der Werf e Mandelli. “Non avevo mai corso con queste condizioni - spiega Becking dopo il traguardo - In alcuni tratti di fango non si riusciva proprio ad andare avanti, era troppo profondo e le ruote erano bloccate. Però alla fine mi sono divertito. Tiago invece è rimasto incastrato e ha perso molto tempo, peccato”.

Qualche rimpianto invece per Samparisi, che di inverno il fango lo solca con le bici da ciclocross: “Se avessi montato pneumatici di taglia inferiore avrei potuto guadagnare tantissimo tempo e riaprire il discorso per la classifica generale, invece sono rimasto impiantato anch'io e non sono riuscito a seguire Becking. Ho fatto anche qualche chilometro con la bici in spalla, e a questo punto, se le condizioni resteranno queste, domani non sarà proprio una passerella”. Becking ha ulteriormente consolidato il proprio primato quando manca solo l'ultimo sforzo per suggellare il successo finale: Ferreira è ora a 23'58” dal compagno di squadra e Samparisi terzo a 31'10”.

Meno uno per l'en plein di Esther Suess in campo femminile, con la stella elvetica ad una sola vittoria dal bottino pieno di tappe in questa edizione di Appenninica. L'ex campionessa del mondo ha vinto anche la sesta tappa, domando, seppur con qualche fatica, il tanto fango presente. Esausta, la svizzera ha anticipato la solita Gaia Ravaioli e l'ex olimpionica Regina Marunde. “Il fango ha reso questa tappa durissima, non ne avevo mai trovato così tanto in una gara di MTB - ammette Esther - Mi sono dovuta fermare più di una volta per cercare di sbloccare le ruote con qualche ramo. Sicuramente non era il mio ambiente ideale, ma almeno posso dire che in questa Appenninica ho visto veramente di tutto e vinto su vari terreni”.

E sabato ecco quindi gli insidiosi 35 km finali, sempre tra Collecchio e la Corte di Giarola per una tappa conclusiva tutt'altro che da sottovalutare.

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