Pidcock corona il sogno, ecco il primo Mondiale in MTB! Piegati Gaze e Schurter, che shock Van der Poel

Pidcock corona il sogno.. vince duello cn nino, 1.mundial.. Van der Poel shock
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Pidcock corona il sogno, ecco il primo Mondiale in MTB! Piegati Gaze e Schurter, che shock Van der Poel

MTB cross country: a Glasgow il trionfo del fenomeno britannico, con la maglia iridata sulle spalle dopo l'oro olimpico. Duello straordinario con il dieci volte campione del mondo, poi battuto per l'argento dal neozelandese. Ottimo il 7° posto di Luca Braidot, clamorosa caduta di MVDP che manca il "triplete" e si ritira subito.

Un sogno realizzato, un altro infranto, il Re destituito dal trono ma capace di salire ancora sul podio mondiale.

L'attesissima gara di cross country a Glasgow 2023 ha regalato le emozioni attese e il capolavoro di Thomas Pidcock, vincitore davanti a Samuel Gaze e Nino Schurter, ma anche il mancato show di Mathieu Van der Poel, clamorosamente fuori dai giochi dopo un paio di minuti, praticamente alla conclusione dello start loop, quando il neo campione del mondo su strada (oggi alla ricerca dello storico “triplete” di maglie iridate nello stesso anno) è caduto nella curva già fatale a Schwarzbauer nello Short Track, ritirandosi con abrasioni al ginocchio destro, lo stesso colpito domenica scorsa, e allo zigomo.

Il trionfo in casa di Pidcock significa primo titolo ai campionati del mondo in MTB, dopo l'oro olimpico di due anni fa, senza dimenticare che il 24enne britannico in forza alla Ineos (che oggi ha festeggiato due volte dopo l'oro di Pauline Ferrand-Prevot) ha già in bacheca la maglia iridata pure nel ciclocross.

Sono bastati 19 secondi per anticipare un favoloso Samuel Gaze, argento dopo l'oro nello Short Track (dove Pidcock ha concluso terzo), con Nino Schurter che a 37 anni non riesce a cogliere l'11° titolo mondiale, ma si dimostra per l'ennesima volta il migliore di sempre in questa disciplina cogliendo il bronzo, davanti di una decina di secondi al transalpino Victor Koretzky, quarto, con Vlad Dascalu 5° a precedere Alan Hatherly, 6° dopo aver lottato in zona podio per tre quarti di gara, e Luca Braidot che coglie un buon 7° posto, a 1'40” da Pidcock, anche se il leader azzurro ha ammesso, pensando anche al terzo posto di Les Gets 2022, che si aspettava qualcosa in più vista la sua buona forma.

Il friulano nel finale è stato comunque in grado di rimontare Forster, Schwarzbauer e Cooper, che hanno completato la top ten di questa sfida iridata che Pidcock ha dovuto cominciare dalle retrovie, perdendo una ventina di secondi dopo il primo giro completo, ma dimostrando da subito di avere la gamba dei giorni migliori.

L'aggancio definitivo del campione olimpico a Schurter, Hatherly e Sarrou (poi saltato completamente) è avvenuto nel cuore della terza tornata, staccando di ruota Luca Braidot mentre da dietro rimontava in maniera straordinaria Gaze. Poi la crisi di Hatherly sul primo forcing di Pidcock, contro il quale ha dovuto alzare bandiera bianca anche Re Nino, quando mancavano poco più di due giri. Nei 7 km finali, Tom ha aumentato il gap sull'asso elvetico, ma nel frattempo Gaze è arrivato su Schurter e, transitando a 25” da Pidcock all'inizio del giro conclusivo, ha poi staccato il dieci volte iridato per arrivare ad appena 14-15 secondi dal leader, che ha respinto definitivamente l'assalto del bi campione del mondo nell'ultimo tratto.

Un po' al di sotto delle attese la prestazione di Daniele Braidot, considerata la sua ottima stagione, con la ventesima piazza davanti a Juri Zanotti, 25°, e al quarto italiano in top 30, Nadir Colledani che ha terminato 28°.

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