A Pietrobon mancano 100 metri per un sogno, a Lucca vince Benjamin Thomas. Milan amaro 5°

A Pietrobon mancano 100 metri per un sogno, a Lucca vince Benjamin Thomas. Milan amaro 5°
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Stradagiro d'italia 2024

A Pietrobon mancano 100 metri per un sogno, a Lucca vince Benjamin Thomas. Milan amaro 5°

Giro d'Italia, quinta tappa: velocisti beffati dalla fuga di quattro uomini che arrivano a giocarsela, con il veneto saltato sul rettilineo conclusivo dal francese della Cofidis e da Valgren, secondo. La maglia ciclamino domina lo sprint, ma quanta rabbia per l'occasione sprecata. Pogacar tranquillo in maglia rosa prima delle strade bianche.

L'azione di quattro uomini a beffare il gruppo e una delle volate più scontate di questa corsa rosa sarà tale solo per la quinta piazza, che va al principe degli sprint in questo avvio di Giro n° 107, la maglia ciclamino Jonathan Milan.

La Genova-Lucca, quinta frazione lunga 178 km, sembrava avere il classico copione con un poker di attaccanti (Askey, Mattia Bais, Tarozzi e Geschke) che non facevano particolare paura al gruppo, ma quando l'Alpecin-Deceuninck ha deciso di imporre un ritmo decisamente alto sul Passo del Bracco, andando a riprendere i fuggitivi ad oltre 110 km dalla conclusione, ecco che tutto è cambiato.

Una volta rientrati Merlier, Gaviria e Ewan, tra i velocisti che la squadra di Kaden Groves voleva “fare fuori”, ecco che il forcing è terminato (è rientrato pure Jakobsen, anche oggi in gravissima difficoltà e che aveva accumulato oltre 3 minuti di ritardo) e così, dopo lo sprint per la classifica a punti a 78 km dalla conclusione, nel quale tra l'altro c'è stata la brutta caduta del campione europeo Christophe Laporte (che terminerà, ma parecchio abraso), è nata la fuga poi risultata decisiva.

Benjamin Thomas, Michael Valgren, Enzo Paleni e un italiano, il classe '99 Andrea Pietrobon della Polti-Kometa, hanno guadagnato un minuto e mezzo in pochi km e, nonostante il lavorone della Lidl-Trek di Milan in primis, ma anche di tante altre formazioni, con un finale velocissimo dopo l'ultimo GPM di Montemagno non c'è stato nulla da fare per riagganciare i quattro che si sono giocati un successo pesantissimo.

Pietrobon ha provato la stoccata a 900 metri dalla linea e stava per trafiggere tutti, ma Paleni e Valgren hanno chiuso, con il danese che di fatto ha lanciato lo sprint a Benjamin Thomas che, da pistard consumato (pluricampione del mondo e candidato numero 1 al titolo olimpico in casa ai Giochi di Parigi 2024 nell'Omnium), ha saltato l'esperto corridore dell'EF-EasyPost, costretto al secondo posto dal transalpino della Cofidis che si regala il primo trionfo in un grande giro e porta alla compagine d'oltralpe la prima vittoria del 2024.

Terzo Pietrobon, bravissimo, 4° l'altro francese Paleni e il 5° posto è per Milan, a regolare nettamente il gruppo distante 11” dal vincitore, con il friulano (sempre più in testa alla classifica a punti) che ha anticipato Ewan, Bauhaus, Merlier e Kooij.

In classifica generale e alla vigilia della delicata tappa con le strade bianche (poco più di 10 km di sterrato) direzione Rapolano Terme, tutto invariato con Tadej Pogacar in rosa con 46” di margine su Geraint Thomas e 47 rispetto a Dani Martinez, caduto nei 25 km conclusivi e rientrato grazie al lavorone dei compagni della Bora-Hansgrohe (con Lipowitz che ha lasciato oltre un minuto al traguardo).

Oggi è cominciato il Giro d'Ungheria (corsa categoria Pro Series e con tanti nomi di primo piano al via), con l'arrivo per velocisti sul traguardo di Hajduszoboszlo che ha premiato l'australiano Sam Welsford (Bora-Hansgrohe), davanti agli azzurri Samuel Quaranta, con il figlio d'arte in forza alla Colpack-Ballan che si regala un risultato di grande prestigio, e Jakub Mareczko (Corratec), mentre Mark Cavendish (alla fine sesto) si è spento nel momento decisivo dopo il gran lancio dei compagni Bol e Morkov, Viviani non è mai stato della partita e Groenewegen si è salvato per un soffio dalla brutta caduta del suo “pesce pilota” in Jayco-Alula, Campbell Stewart, finito a terra ai -200 metri assieme ad altri corridori.

E' stata anche la corsa del rientro a livello di gare su strada, anche se l'obiettivo è solo quello della corsa olimpica di MTB a Parigi, di un Peter Sagan che in maglia Pierre Baguette ha concluso 18°.

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Alle 12.35 la partenza di una frazione che, negli ultimi 115 km dal primo muro a Recanati, propone ben poca pianura e tante insidie. Alaphilippe il primo indiziato per cercare il successo, occhio anche ai big e a qualche velocista resistente, nonostante lo strappo finale (con punte vicine al 20% a poco più di 10 km dall'arrivo). Pogacar in rosa, Tiberi già focalizzato sulla cronometro di sabato per avvicinare il podio.