Che Milan e che volata ad Andora! Johnny si veste di ciclamino piegando Groves, che numero Ganna nel finale

Che Milan e che volata ad Andora! Johnny si veste di ciclamino piegando Groves, che numero Ganna nel finale
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Stradagiro d'italia 2024

Che Milan e che volata ad Andora! Johnny si veste di ciclamino piegando Groves, che numero Ganna nel finale

Giro d'Italia: la quarta tappa regala una volata da brividi sul traguardo ligure, con il colosso friulano che piazza uno sprint eterno battendo l'australiano, con Bauhaus 3° su Kooij e Merlier. "Top Ganna" ripreso a 600 metri dall'arrivo dopo un grande attacco su Capo Mele, è la prima vittoria tricolore in questa edizione.

Uno sprint debordante, alla Jonathan Milan, come piace a lui partendo lunghissimo, ma stroncando tutti i rivali e, Philipsen a parte, di fatto tutti i migliori velocisti al mondo.

Secondo trionfo di tappa, proprio un anno dopo il primo a San Salvo nell'edizione 2023 del suo debutto, sulle strade del Giro d'Italia per il fenomenale classe 2000 friulano della Lidl-Trek, in un finale al cardiopalma con la discesa da Capo Mele sino al velocissimo traguardo di Andora.

In pratica, tre quarti della magica squadra capace di portare all'Italia il titolo olimpico dell'Inseguimento a squadra, ha caratterizzato un finale che ha visto Filippo Ganna (che già era entrato nella fuga di giornata, prima di rialzarsi dopo 25 km e lasciare spazio a De Bod e Munoz, ripresi ad appena 5 km dalla conclusione) piazzare una stoccata splendida, sulle prime rampe di Capo Mele (1500 mt al 5%) quando mancavano 4000 metri alla linea d'arrivo.

Il piemontese della Ineos Grenadiers ha guadagnato 6-7 secondi, ma non sono bastati col lavorone della Lidl-Trek e di un fantastico Simone Consonni (che poi quasi chiederà “scusa” al compagno di nazionale e amico) per chiudere sul rettilineo finale, praticamente a 600 mt dalla linea. Ai -250 è partito Milan, con Bauhaus che ha provato ad anticiparlo così come Kooij, ma non c'è nulla da fare su arrivi del genere con il “Toro di Buja” che piegherà un rimontante Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), secondo davanti allo stesso Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious), a Kooij e all'ex maglia ciclamino Merlier, visto che il belga (che ieri aveva beffato Johnny) cederà il simbolo del primato nella classifica a punti allo stesso Milan piazzandosi 5°.

Ben quattro gli italiani in top ten, con Davide Ballerini (Astana) buon sesto, Enrico Zanoncello (VF Group Bardiani) ottavo e Giovanni Lonardi (Polti-Kometa) decimo.

In una giornata che non ha cambiato nulla in chiave classifica generale, con Tadej Pogacar in maglia rosa con 46” di vantaggio rispetto a Geraint Thomas, c'è stata la caduta (assieme a tanti altri nomi di primo piano, tra cui O'Connor, Trentin e Caruso che ne sono usciti quasi indenni) e il successivo ritiro di Biniam Girmay. Amarissima anche la seconda partecipazione dell'eritreo, ieri gran 3° a Fossano, sulle strade del Giro che ha dovuto lasciare dopo un secondo capitombolo sotto la pioggia, nell'insidiosissimo tratto dai -70 ai -60 km prima di Savona e della Riviera.

Mercoledì la terza, probabile occasione consecutiva per le ruote veloci del gruppo, con la Genova-Lucca che propone poche difficoltà altimetriche.

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