E' festa totale per la Visma a Roma: volatona di Kooij e Simon Yates è il vincitore del Giro n° 108

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Stradagiro d'italia 2025

E' festa totale per la Visma a Roma: volatona di Kooij e Simon Yates è il vincitore del Giro n° 108

Dopo l'incontro con il Papa, il gruppo si gioca con il prevedibile sprint la tappa finale della corsa rosa: è bis dell'olandese, lanciato in maniera strepitosa da Affini e Van Aert, davanti a Groves e Moschetti. Il britannico conquista la generale su Del Toro e Carapaz, con Caruso e Pellizzari al 5° e 6° posto.

Una domenica speciale, per la Visma Lease a Bike e per tutto il Giro d’Italia, con l’edizione numero 108 che si è conclusa con l’incontro in Città del Vaticano, appena prima della partenza di tappa, assieme a Papa Leone che ha accolto la maglia rosa Simon Yates, così come Mads Pedersen in ciclamino, il miglior scalatore Lorenzo Fortunato e il miglior giovane e assoluto protagonista di questo Giro, Isaac Del Toro, poi salito sul podio finale tra il britannico trionfatore e Richard Carapaz, terzo.

A Roma è festa Visma, dopo le ore di dolore vissute per l’ex compagno e bandiera Robert Gesink, che sabato ha perso la moglie Daisy proprio nel momento in cui Yates firmava l’impresa tra Finestre e Sestriere grazie anche al supporto di Van Aert.

E il belga, con Edoardo Affini ancora prima semplicemente clamoroso, oggi all’ombra del Colosseo ha lanciato una volata imperiale a Olav Kooij, che firma il bis di Viadana resistendo al tentativo di rimonta da parte di Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) e Matteo Moschetti (Q36.5), buon 3° davanti ad un Pedersen “cotto” (anche ieri il danese ha lavorato tantissimo per il compagno Verona) e lo statunitense Lamperti, con Filippo Baroncini “liberato” dalla UAE e buon settimo.

La classifica finale di questo Giro vede così Simon Yates finalmente in rosa alla fine, dopo la beffa del 2018 e il podio di 4 anni fa, davanti al messicano Del Toro che è stata la vera rivelazione della corsa (undici giorni in rosa, una vittoria e quattro secondi posti di tappa), “sostituendo” Ayuso e Adam Yates all’interno dello squadrone emiratino, e un Carapaz deluso dal terzo posto, ma comunque ancora sul podio dopo il trionfo del 2019 e la piazza d’onore del 2022.

E poi Derek Gee, gran 4° dopo la top ten dello scorso anno al Tour, e l’Italia dai due volti agli estremi di Damiano Caruso, 5° a quasi 38 anni dopo le difficoltà del compagno di squadra Tiberi (17°, ma la caduta di Nova Gorica ha deciso tutto in negativo per il laziale della Bahrain), e del giovanissimo Giulio Pellizzari che a 21 anni (coetaneo di Del Toro) è sesto e ha preso le redini della Red Bull-Bora solo dopo il ritiro di Primoz Roglic, altrimenti per lo scalatore marchigiano arrivare vicino al podio sarebbe stato più che possibile.

Video : Van Aert lancia anche Kooij alla vittoria nel giorno di Simon Yates: rivivi la volata di Roma

 

LE ALTRE CORSE

 

A livello ProSeries, sono terminate in questa domenica due corse a tappe di quattro giorni.

Il 14° Giro di Norvegia ha segnalato, nuovamente, l’enorme talento di Matthew Brennan: il classe 2005 della Visma Lease a Bike firma due tappe e la classifica finale (arrivando in doppia cifra di successi stagionali), vincendo pure lo sprint conclusivo di Stavanger beffando, in rimonta, proprio il padrone di casa Alexander Kristoff (Uno-X), con il danese Tobias Lund Andresen (Team PicNic) terzo. Nella generale, il britannico ha preceduto nettamente il monegasco Victor Langellotti (Ineos), gran secondo a 28”, e l’altro super talento elvetico Jan Christen (UAE Emirates), 3° a 39”.

Alla Boucles de la Mayenne, arriva invece un altro trionfo per la XDS Astana con Aaron Gate che, dopo la rimonta capolavoro della penultima frazione vinta beffando Pierre Latour, anticipa di 1” proprio il francese della TotalEnergies nella classifica finale: per il neozelandese brividi nello sprint finale di Laval, valido per il 2° posto alle spalle di Marius Mayrhofer, che corona la fuga di giornata regalando una bella vittoria alla Tudor.

A 32” dal tedesco, Biniam Girmay ottiene un altro 2° posto dopo quello di venerdì, anticipando i transalpini Coquard e Lapeira, con Giacomo Nizzolo sesto.

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