Evenepoel è straripante, anche Ganna deve inchinarsi: prima maglia rosa al belga, "malino" Roglic

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Evenepoel è straripante, anche Ganna deve inchinarsi: prima maglia rosa al belga, "malino" Roglic

La cronometro che ha aperto il Giro 106, da Fossacesia Marina a Ortona, è tutta del fenomeno della Soudal-Quick Step, che anticipa di 22" il verbanese. Ottimo Almeida a meno di 30, così come Geoghegan Hart che batte Kueng e un Roglic sottotono. Paga già tanto Caruso.

Una prova straripante, per lanciare subito un segnale chiarissimo.

Remco Evenepoel sembra già padrone del Giro d'Italia, anche se le grandi salite sono lontane e sarà lì che il campione belga dovrà dimostrare di poter portare a casa un altro GT dopo la Vuelta 2022. Lungo i 19,6 km della crono inaugurale di questa edizione, lungo la splendida Costa dei Trabocchi da Fossacesia Marina a Ortona, il leader della Soudal-Quick Step ha fatto il fenomeno, conquistando la sua prima maglia rosa, a 72 anni di distanza dall'ultimo belga che vinse la tappa inaugurale del Giro, un campionissimo come Rik Van Steenbergen.

Volando a 55,2 km/h, nonostante lo strappo finale di 2500 mt che ha abbassato chiaramente la media, Evenepoel ha dominato se pensiamo che un Filippo Ganna in ottima forma e su un percorso ideale per le sue caratteristiche, ha pagato 22” al traguardo, comunque ottimo secondo con buon margine sugli altri “umani”.

Joao Almeida ha disputato una gran cronometro, piazzandosi 3° a 29” e legittimando il ruolo di leader di una UAE Emiratesa che ha piazzato tre corridori in top ten, con Jay Vine 7° a 46” e Brandon McNulty 8° a 48; davanti all'australiano e allo statunitense, ecco Tao Geoghegan Hart, 4° a 40” e miglior Ineos, visto che Geraint Thomas ha pagato tanto nel finale, a 55” da Evenepoel e alla pari di un discreto Vlasov.

Stefan Kueng e Primoz Roglic sono certamente due delusi di giornata: entrambi hanno concluso a 43”, con l'elvetico della Groupama-FDJ che sognava la prima rosa, mentre lo sloveno della Jumbo-Visma deve già recuperare un bel distacco al grande rivale per la vittoria finale.

Abbondantemente oltre il minuto i vari Sivakov (terzo Ineos, a 1'18”), Damiano Caruso che non può essere soddisfatto della sua prova, a 1'28” da Evenepoel e dietro al secondo e terzo italiano in questa crono, Cattaneo e Affini (fuori dalla top 20), così come gli altri fari della Bahrain-Victorious, Jack Haig (+ 1'36”) e Santiago Buitrago (+ 2'02”).

Domenica la prima tappa in linea, da Teramo a San Salvo con una volatona che appare scontata.

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