Il tappone svizzero più che dimezzato: i corridori protestano, ci saranno solo 74 km verso Crans-Montana

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Stradagiro d'italia 2023

Il tappone svizzero più che dimezzato: i corridori protestano, ci saranno solo 74 km verso Crans-Montana

Giro d'Italia (senza più Mads Pedersen, ritirato questa mattina) sempre più nella bufera: trovato l'accordo, viste le condizioni meteo, per tagliare il Gran San Bernardo e affrontare solo Croix de Coeur e l'ascesa finale. Si partirà alle ore 14.30, a Borgofranco d'Ivrea solo una passerella prima di salire sui bus. La Eolo-Kometa in lutto: è morto questa mattina Arturo Gravalos, che da quasi due anni lottava con un tumore al cervello.

Un tappone più che dimezzato, per una delle giornate più importanti di questo Giro che già comincia tra mille polemiche.

Certo, il meteo non sta aiutando e anche questa mattina a Borgofranco d'Ivrea, sede originale di partenza della 13esima frazione, pioveva a dirotto, ma in quota il meteo è in deciso miglioramento, tanto che all'arrivo di Crans-Montana non c'è alcun pericolo di precipitazioni in questo momento (ma ci sarà un altro peggioramento nel pomeriggio).

Ebbene, ancora una volta all'ultima ora, ovvero mentre si andava al foglio firma come accaduto pure martedì scorso a Scandiano, i corridori e i relativi sindacati hanno chiesto all'organizzazione diretta da Mauro Vegni l'accorciamento della tappa per i timori legati al freddo.

In sostanza, è stato trovato un compromesso salvando la salita più dura di giornata, la Croix de Coeur, e tagliando pari pari i primi 125 km di tappa, con il Gran San Bernardo (che già era stato ridotto di 7 km passando per il traforo e senza arrivare quindi alla Cima Coppi oltre 2400 mt) sacrificato e tutto il gruppo sui bus sino a Le Chable, sede della nuova partenza.

Appena 74,6 km di tappa, con una passerella per il pubblico di Borgofranco d'Ivrea sino al km 0. Tecnicamente, potrebbe anche venir fuori una tappa più acecsa tra gli uomini di classifica, anche se è chiaro che vengono a mancare i 5000 mt di dislivello complessivi e la distanza. Nuovo start fissato alle ore 14.30 (mantenendo la cronotabella originale che prevedeva attorno a quell'ora il passaggio da Le Chable), con i 15.5 km all'8.6% di media della Croix de Coeur, forse la salita più dura di questo Giro, di fatto subito in avvio.

Poi la lunga picchiata di 20 km, con il timore del ghiaccio in discesa che aveva fatto pensare inizialmente al taglio pure di questo tratto di percorso, e quasi 25 di pianura per arrivare ai piedi di Crans-Montana. L'erta conclusiva propone 13 km al 7.3%, dove fare la differenza sarà certamente più complicato.

I corridori hanno chiesto di attuare il protocollo per le condizioni meteo estreme – le parole di Vegni ai microfoni di Rai Sport – Mi auguro però che a questo punto si faccia la corsa da lì in poi, le condizioni sono quelle che sono ma, dalle informazioni arrivate dalla Svizzera, sono nettamente migliori di quanto preventivato e di ciò che vediamo qui a Borgofranco d'Ivrea”.

Un Giro che ripartirà senza Mads Pedersen, che ha abbandonato per problemi di tracheite, spianando la strada a Jonathan Milan per la conquista della maglia ciclamino.

In mattinata è arrivata anche una bruttissima notizia da parte della Eolo-Kometa, che ha annunciato la scomparsa di un corridore che era passato pro con il team italo-spagnolo nel 2021. Arturo Gravalos, classe 1998, conviveva da oltre un anno e mezzo con un tumore a livello cerebrale contro il quale non c'è stato nulla da fare: appena una settimana fa, il compagno di team Davide Bais gli aveva dedicato il successo a Campo Imperatore.

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