Simon Yates ribalta il Giro sul Finestre: trionfa il britannico, la tappa di Sestriere a Chris Harper

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Stradagiro d'italia 2025

Simon Yates ribalta il Giro sul Finestre: trionfa il britannico, la tappa di Sestriere a Chris Harper

L'australiano corona la fuga di giornata, ma è il leader della Visma Lease a Bike (aiutato da un grande Van Aert) a fare la storia sfruttando il marcamento tra Del Toro, 2° nella generale, e Carapaz. Caruso e Pellizzari solidissimi chiudono al 5° e 6° posto, domenica la passerella a Roma.

Una rivincita clamorosa, 7 anni dopo quel crollo.

Sulla stessa montagna, il meraviglioso Colle delle Finestre, Simon Yates firma l’impresona e ribalta il Giro d’Italia, facendolo suo a dispetto di coloro che sembravano gli unici duellanti per la maglia rosa finale, Isaac Del Toro e Richard Carapaz divisi da 43 secondi e che anche ieri avevano staccato il britannico a Champoluc, facendolo finire a 1’21” dal primato.

Anche questa posizione, ma soprattutto grandi gambe, ha permesso al leader della Visma Lease a Bike (secondo Giro per la squadra orange dopo Roglic nel 2023) di gestirsi al meglio e “punire” il messicano e l’ecuadoregno, per conquistare il suo secondo GT (dopo la Vuelta del 2018, che arrivò pochi mesi dopo aver visto svanire un sogno rosa durato oltre due settimane) ai 2000 metri di Sestriere, dove il successo di tappa è andato a Chris Harper (Jayco-Alula, secondo timbro per il team australiano in questa edizione) davanti ad un generoso Alessandro Verre, con il lucano dell’Arkéa gran secondo proprio pochi secondi davanti a Yates.

I primi due di giornata (ma anche i corridori dal 4° al 7° posto) sono stati tra i protagonisti della maxi-fuga di giornata, 31 corridori arrivati ad accumulare 10 minuti di vantaggio ai piedi del Finestre, quando mancavano 46 km alla conclusione; in quel momento, l’EF-EasyPost ha approcciato la Cima Coppi come se l’arrivo fosse a poche centinaia di metri, in modo da fare saltare Del Toro.

La maglia rosa ha risposto prontamente a Carapaz, ma quando i due avevano guadagnato oltre 20 secondi sugli altri big, pian piano Simon Yates è rientrato gestendosi alla grande e a quel punto, con quasi 15 km di salita (gli ultimi 8 in sterrato) è stato praticamente un 2 vs 1 con i vari attacchi dell’olimpionico 2021 e del classe ’92 britannico, che poi ha trovato il momento giusto per andarsene con Del Toro, lasciato completamente solo da una UAE Emirates oggi disastrosa, che non ha dato cambi a Carapaz (probabilmente col timore di saltare, alle primissime esperienze su tappe del genere) e ha visto il terzo della generale togliergli virtualmente la leadership già in vetta al Finestre, quando Yates aveva già 1’40” di margine sui diretti avversari, che a tratti hanno visto Derek Gee, 4° in GC, rientrare su di loro.

Subito dopo, ecco Wout Van Aert (reduce della fuga) a supportare il compagno tra discesa e falsopiano verso Pragelato, mentre dietro era Del Toro a chiedere cambi a Carapaz dopo la salita, senza riceverne. Di fatto, in una manciata di km il vantaggio della coppia Visma è decollato sino ai 4 minuti prima che dietro si ricompattassero tutti gli uomini di classifica (tranne Bernal), quando ormai però era tardi per riaprire il Giro.

Yates chiuderà 3° a 1’56” da Harper, davanti a Garofoli, Rochas, Marcellusi e Verona, mentre a 6’45” Max Poole è il secondo dei big e, con 7’10” sul groppone e oltre 5’ dalla nuova maglia rosa, Del Toro chiude davanti a Pellizzari, Gee, Caruso e Carapaz.

La generale, di fatto definitiva prima della quasi scontata volatona di domenica a Roma, dice che Simon Yates vince questo Giro con 3’56” di margine su Del Toro, 4’43” su Carapaz, 6’23” sul canadese Gee (mai così in alto in un grande giro), 7’32” su uno stoico Caruso che, a quasi 38 anni, è ancora il miglior italiano davanti al nuovo che avanza, Giulio Pellizzari 6° a 9’28” superando Egan Bernal, che salva comunque in qualche modo la settima piazza su Rubio, McNulty e Storer.

Le maglie? Ciclamino della classifica a punti a Pedersen, azzurra dei GPM a Fortunato, la bianca del miglior giovane al protagonista assoluto di questo Giro, Isaac Del Toro. Il futuro è suo.

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