Thomas e l'orgoglio di Roglic: "Primoz super, è ancora lunga". Zana, gioia tricolore: "Come in un sogno"

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Thomas e l'orgoglio di Roglic: "Primoz super, è ancora lunga". Zana, gioia tricolore: "Come in un sogno"

Parola alla maglia rosa, che già pensa al tappone con le Tre Cime di Lavaredo, e al vincitore in Val di Zoldo, con il campione italiano che in questo Giro sta facendo il salto di qualità.

Una giornata di alta montagna che non ha deluso le attese, così come sul Monte Bondone.

Se abbiamo sonnecchiato per un paio di settimane, l'ultima del Giro d'Italia ci sta regalando le emozioni attese. Lo scontro frontale tra i big rimasti a giocarsi la maglia rosa, con Thomas, Roglic e Almeida che stanno facendo la differenza su tutti gli altri, ma anche un bellissimo duello tra Filippo Zana e Thibaut Pinot per conquistare la tappa numero 18, quella con Forcella Cibiana, salita di Coi e infine l'arrivo in Val di Zoldo.

E' stato davvero perfetto il vicentino in maglia tricolore, che negli ultimi 100 mt ha saltato il transalpino (nuovo leader della classifica dei GPM) dopo aver gestito le ultime due salite quasi sempre alla sua ruota. E' il successo più importante della carriera per il 24enne della Jayco-Alula, quasi un anno dopo aver conquistato il titolo italiano su strada, quando ancora correva per la Green Project Bardiani CSF Faizané che l'ha lanciato nel World Tour. “Questo Giro, tutto il Giro, per me è come un sogno – le parole di Filippo a SpazioCiclismo, riferendosi anche al gran lavoro svolto per i leader del team australiano, Matthews e Dunbar (ora 4° nella generale) – Devo ringraziare la squadra perché mi ha permesso di fare il salto nel WorldTour e mi ha dato subito l'opportunità di partecipare al Giro, consentendomi di prepararmi al meglio.

Oggi mi ha dato anche la chance di giocarmi le mie carte. Davvero non ci credo, penso che tutti i sacrifici fatti stiano dando i loro frutti. Il finale con Pinot? Ho cercato di stargli a ruota perché sapevo che un'occasione così mi ricapiterà poche volte nella vita. Ho resistito, sperando di avere qualcosa in più ed è andata bene. Nella salita finale ho fatto un piccolo attacco, poi ho visto che lui aveva le gambe per rispondere. Quindi ho fatto poi un po' il furbo, restando a ruota per spuntarla in volata”.

E' stata una giornata nuovamente favorevole alla maglia rosa Geraint Thomas, che ha risposto benissimo agli attacchi di Primoz Roglic, provandoci a sua volta nei 2 km finali anche per guadagnare terreno su Joao Almeida, assieme al quale aveva staccato proprio lo sloveno due giorni fa sul Bondone. E così, il 37enne britannico, che ha tagliato questo traguardo proprio oggi festeggiando al meglio il compleanno, si trova con 29” di margine su Roglic e 39 rispetto ad Almeida, con il tappone di venerdì (Campolongo, Valparola, Giau, Tre Croci e Tre Cime di Lavaredo) all'orizzonte prima della cronoscalata decisiva al Monte Lussari.

Una giornata solida da parte di tutta la squadra – le parole di Thomas ai media nel post tappa - Posso dire che è stata buona, in controllo per noi sin dall'inizio e io personalmente mi sono sempre sentito bene. Primoz ha dimostrato di essere fortissimo nel finale, forse io sono vicino alla forma mostrata quando ho vinto il Tour 2018, ma è chiaro che nonostante la situazione più che buona di classifica, bisogna prenderla giorno per giorno.

Anzi, salita per salita pensando già a domani”.

Video : Giro d'Italia - Brilla il tricolore e Filippo Zana batte Thibaut Pinot a Val di Zoldo: rivivi l'arrivo

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