Verso un finale di Giro splendido con Del Toro che deve resistere a Carapaz e Yates. Oggi velocisti in azione?

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Stradagiro d'italia 2025

Verso un finale di Giro splendido con Del Toro che deve resistere a Carapaz e Yates. Oggi velocisti in azione?

La due giorni fra Trentino e Valtellina ha regalato spettacolo e ribaltoni, con la maglia rosa in difficoltà a Brentonico e favolosa ieri nella reazione vincendo a Bormio. Il campione olimpico 2021 vola in salita, Caruso commovente e Pellizzari sempre più su per l'Italia che si è sbloccata con Scaroni. Oggi 144 km con alcune insidie nella prima parte, ma Kooij, Pedersen, Groves e Van Uden vogliono lo sprint a Cesano Maderno: si parte alle 14.00.

Verso un finale di Giro d’Italia splendido, perché se i primi quindici giorni con pochissima montagna, ma comunque sempre tanta bagarre e vincitori di tappa di altissimo livello, avevano fatto storcere il naso (appunto più per il percorso, non tanto per quanto mostrato dai corridori), ecco che le due frazioni d’apertura della terza settimana hanno incendiato letteralmente la corsa alla maglia rosa.

Prima la grande azione di Richard Carapaz verso Brentonico, nel giorno della splendida doppietta XDS Astana con Scaroni e Fortunato, e il gran 3° posto di Pellizzari nuovo leader Red Bull-Bora dopo il ritiro di Roglic, poi la risposta di Isaac Del Toro: il fenomenale messicano ha retto al nuovo attacco dell’olimpionico dell’EF sul Mortirolo, poi sull’erta di Le Motte che precedeva la picchiata su Bormio ha piazzato la sua stoccata, seguito solo dal vincitore del Giro 2019 che poi il leader della UAE Emirates ha staccato in discesa, nei 2 km finali di una tappa che ha visto Antonio Tiberi crollare definitivamente, ma i colori azzurri difesi da Damiano Caruso e Giulio Pellizzari.

La classifica generale ora ci dice che Del Toro comanda con 41 secondi di vantaggio su Carapaz e 51 su Simon Yates, ieri 4° ma scavalcato dall’ecuadoregno; sembra poter essere una lotta a 3 per il trionfo finale, con la sensazione che il faro dell’EF sia il più forte in salita, ma è gran 4° Derek Gee a 1’57”, con poco più di un minuto di margine su Caruso, favoloso nella sua continuità per regalarsi l’obiettivo top five, mentre sono più distanti attorno ai 5’ di ritardo dalla maglia rosa Bernal e Pellizzari, con il marchigiano sempre più in crescita.

Restano due tappe cruciali, venerdì con le montagne valdostane e l’arrivo di Antagnod (le due salite più dure sono Tzecore e Saint-Pantaleon nella prima parte, ma a questo punto può accadere di tutto anche su pendenze più morbide), ma soprattutto sabato con il “totem” Finestre prima della conclusione a Sestriere.

Oggi, invece, si ricomincia con una frazione n° 18 che strizza l’occhio alle ruote veloci, seppur con qualche insidia nella prima metà dei 144 km da Morbegno a Cesano Maderno: dalla Valtellina dopo i primi 30 km piatti, infatti, ci sono tre salite non banali da Perlasco (la più impegnativa con 7,5 km al 5,8%) a Ravellino, sino a Sirtori che terminerà ad una sessantina di km dal gong, col finale completamente piatto.

Si parte alle ore 14.00 (arrivo attorno alle 17.15, diretta tv dalle 13.00 su Rai Sport e dalle 13.30 su Eurosport 1/Discovery+), con Mads Pedersen ormai sicuro della maglia ciclamino e magari con la voglia di fare selezione in salita per staccare gli sprinter puri, pensiamo a Groves e Van Uden specialmente, così come lo stesso Kooij vincitore dell’ultima volatona a Viadana. E ancora Kanter, Bennett, Zijlaard, Moschetti, Thijssen, Strong, Oldani, Aular…

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