Almeida principale favorito dell'88° Tour de Suisse: domenica il via, Bettiol e Bagioli cercano una tappa

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Almeida principale favorito dell'88° Tour de Suisse: domenica il via, Bettiol e Bagioli cercano una tappa

La presentazione dell'appuntamento World Tour lungo otto tappe, con un arrivo in Italia (4^ frazione a Piuro, in Valchiavenna) e le giornate decisive tra Santa Maria in Calanca e la cronoscalata conclusiva. Il portoghese guida la UAE Emirates, poi O'Connor, Onley, Vlasov, Van Wilder, Powless, Gall e tanti cacciatori di un singolo successo, compresi De Lie, Alaphilippe, Kung, Mohoric.

E’ tutto pronto per lo start dell’edizione n° 88 di un Giro di Svizzera che proporrà il solito percorso abbastanza impegnativo, seppur quest’anno senza i grandi passi alpini nei finali di tappa, ma con erte più brevi, in qualche caso inedite, e con pendenze vicine alla doppia cifra.

Otto frazioni a cominciare da quella già interessante (con uno strappo di quasi 4 km al 9% di media che terminerà a 15 km dall’arrivo) di domenica a Kuessnacht, dove arriverà la corsa femminile cominciata giovedì scorso.

Poi tre giornate interlocutorie, ma certo non da velocisti, e la tappa regina di giovedì prossimo a Santa Maria in Calanca dopo aver scalato il San Bernardino, 24 ore dopo l’arrivo in Italia con lo storico traguardo di Piuro, in Valchiavenna.

La sesta frazione potrebbe sorridere ai pochi sprinter presenti (ma c’è tanta salita in avvio), poi il secondo arrivo più duro della penultima a Emmetten prima di chiudere con una giornata che può rimescolare le carte, visto che i 10 km di cronoscalata a Stockhuette, al 9% abbondante di pendenza media, saranno davvero tostissimi.

Lui che vinse una prova contro il tempo particolarmente dura un anno fa, chiudendo al 2° posto della generale dietro al compagno Adam Yates, sarà il favorito numero 1: parliamo di Joao Almeida (che poi sarà gregario di lusso per Pogacar al Tour de France), che punterà al tris dopo Paesi Baschi e Romandia, guidando una UAE Emirates che non ha altri uomini di classifica di alto profilo, anche se il giovanissimo Jan Christen, sulle strade di casa, proverà a stupire puntando però soprattutto ad un successo di tappa.

Aleksandr Vlasov sarà il capitano della Red Bull-Bora che ieri a Gippingen ha visto rientrare Matteo Sobrero, che potrà puntare a fare bene anche nella cronoscalata finale di questo Tour de Suisse, ma per la zona podio sono tanti i nomi papabili, da Gall a O’Connor punte rispettivamente di Decathlon e Jayco (dove ci sarà anche Zana, manca invece Matthews che dovrà saltare anche il Tour), da Van Wilder (Soudal) a De Plus (Ineos, ci sarà anche Geraint Thomas), dal giovane americano Riccitello nella Israel, a Onley (PicNic) e Powless (EF), che ieri ha timbrato a Leuggern.

Tanti i cacciatori di tappe, con Meeus, De Lie e Bittner tra gli sprinter capaci di resistere su percorsi misti, al duo della Tudor con Alaphilippe e Hirschi, Bilbao e Mohoric nella Bahrain, Grégoire e Kung per la Groupama-FDJ e in questo caso anche un po’ di Italia, con Andrea Bagioli nella Lidl-Trek che punta alla classifica con Geoghegan Hart dopo aver dovuto rinunciare a Skjelmose (3° nel 2024 e vincitore nel 2023, fermato da problemi di stomaco), Alberto Bettiol nella XDS Astana, con il fiorentino in maglia gialla per un giorno nella scorsa edizione, Albanese per l’EF e… magari qualche sorpresa.

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