Carr in solitaria a Borgo Valsugana, Juanpe Lopez si difende alla grande. Tiberi è 3° nella generale

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Carr in solitaria a Borgo Valsugana, Juanpe Lopez si difende alla grande. Tiberi è 3° nella generale

La quarta e penultima tappa del Tour of the Alps, la più dura con quasi 4000 mt di dislivello e il Vetriolo a fare la differenza, vede il britannico involarsi da lontano, mentre la bruttissima caduta di Harper cambia il finale, dove lo spagnolo della Lidl-Trek salva con autorità la maglia di leader. Venerdì la frazione conclusiva a Levico Terme.

La giornata della verità, lungo i 141 km da Laives a Borgo Valsugana, per la quarta tappa di un Tour of the Alps che non cambia padrone, con Juan Pedro Lopez sempre in maglia verde (crolla invece Tobias Foss, vincitore della prima frazione e 2° questa mattina, che rimedia quasi 16 minuti di ritardo), ma ha regalato grande spettacolo sulle durissime ascese della prima delle due frazioni trentina, visto che venerdì si chiuderà con i 118 km (tutt'altro che banali) attorno a Levico Terme.

Lo scalatore iberico della Lidl-Trek si è davvero superato per respingere gli assalti dei leader di Decathlon e Bahrain, mentre il successo di giornata è andato a Simon Carr (EF-EasyPost), che si regala la sua seconda tappa al TotA dopo quella conclusiva dell'edizione 2023 a Brunico: inseritosi nella prima fuga, lo scalatore britannico ha staccato sulle tostissime rampe del Passo del Vetriolo, quando mancavano ancora 45 km alla conclusione, gli altri compagni di avventura.

Mentre i big della generale stavano per rientrare su di lui, nella discesa dall'erta più importante di giornata, ecco l'episodio che ha cambiato l'esito della tappa: Chris Harper, che aveva attaccato poco prima, a 25 km dalla conclusione quando la picchiata del Vetriolo era arrivata alle ultime curve, è finito a terra con un volo pauroso, visto che colpendo il marciapiede l'australiano della Jayco-Alula è uscito di strada colpendo con la testa contro un lampione (mai come in questo caso, il casco è stato fondamentale).

Si è temuto per un paio di minuti, fortunatamente Harper si è ripreso pur facendosi trasportare precauzionalmente in ospedale per i controlli del caso, mentre pochi secondi dopo di lui, nello stesso punto, è caduto Ben O'Connor che a sua volta stava provando a staccare Lopez dopo aver già fatto il forcing in salita.

Il leader della Decathlon è stato poi in grado di rientrare sugli altri favoriti, visto che c'è stato un rallentamento generale dopo lo spavento e, da poco più di 30 secondi di vantaggio, Carr in un lampo si è ritrovato sotto all'ultima salita (ai -15 km dall'arrivo), il San Marco, con 3 minuti di margine. Tappa andata, ma i big si sono poi di nuovo attaccati con Antonio Tiberi che ha provato a fare saltare il banco, non riuscendo però a staccare la maglia verde nonostante il vantaggio numerico della Bahrain-Victorious che aveva anche Wout Poels lì davanti.

Negli ultimi 2 km tra discesa e pianura, poi, gli australiani Storer (Tudor) e O'Connor se ne sono andati per prendersi rispettivamente il 2° e 3° posto di tappa, a 1'19” da Carr, con 3” di margine nei confronti di Poels, Paret-Peintre, Tiberi, Bardet e Lopez.

In classifica, ecco che lo spagnolo della Lidl-Trek ha 38” di vantaggio su Ben O'Connor e 48 su Tiberi, attualmente terzo grazie alla somma dei piazzamenti, Poels, Bardet e Paret-Peintre, ma in top ten l'Italia ha anche i giovanissimi Pellizzari e Piganzoli, con i ragazzi di VF Group Bardiani e Polti-Kometa che stanno disputando un ottimo avvicinamento al prossimo Giro d'Italia.

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La tappa più semplice, direzione Zaragoza, incendiata dalla SD Worx che fa fuori l'abruzzese della Lidl-Trek, mentre Longo Borghini e Magnaldi arrivano con le altre big. Fa di nuovo festa l'EF con la statunitense che trova l'attacco vincente a 6 km dall'arrivo. WT maschile: nella classica tedesca, finalmente si sblocca il belga della Lotto-Dstny che in uno sprint ristretto brucia Aranburu e Sheehan.