Giovedì l'82^ edizione del "nuovo" Giro dell'Appennino: rientra Tom Pidcock, c'è l'esordio di Juan Ayuso

Il Giro d'Italia non avrà Colbrelli e Caruso al via nel 2022: sì di Landa e Carapaz, ma anche Pidcock
Stradacalendario italiano

Giovedì l'82^ edizione del "nuovo" Giro dell'Appennino: rientra Tom Pidcock, c'è l'esordio di Juan Ayuso

A Genova una delle grandi classiche del nostro ciclismo, senza la Bocchetta ma con la Madonna della Guardia nel finale. Il britannico guida il Team Ineos Grenadiers, il fenomeno spagnolo alla prima tra i pro con la UAE Emirates.

Sarà un'edizione novità, causa una frana e i necessari lavori che hanno impedito agli organizzatori di allestire un percorso con la salita simbolo della corsa, ovvero la Bocchetta.

L'82° Giro dell'Appennino, in programma giovedì sulle strade attorno a Genova, si preannuncia però come un appuntamento decisamente interessante, sia a livello di partecipazione che per il nuovo finale proposto dall'organizzazione di Andrea Negro, visto che l'ultima salita di giornata sarà quella al Santuario della Madonna della Guardia, erta con pendenze oltre il 15% negli ultimi 2 km (al Giro d'Italia 2007 si arrivò in cima, ma dal versante che domani verrà affrontato in discesa) e che terminerà a poco più di 15 km dalla conclusione nel cuore del capoluogo ligure.

Una grande classica che punta ad entrare nel calendario UCI Pro Series dal 2022, ma che per questa edizione avrà comunque una buona partecipazione nonostante le sole tre squadre World Tour ai nastri di partenza: il Team Ineos Grenadiers, infatti, proporrà nientemeno che Tom Pidcock, al rientro alle corse su strada dopo aver saltato forzatamente il Giro di Svizzera per la frattura alla clavicola rimediata a inizio mese. Il 21enne britannico si testerà pensando già all'assalto in MTB ai Giochi Olimpici di Tokyo, magari lasciando spazio nel finale a compagni di squadra del livello di Gianni Moscon e Jhonatan Narvaez.

La prima rivale dello squadrone britannico sarà la UAE Emirates che vivrà una giornata particolare, visto che all'Appennino farà il suo esordio nel mondo dei professionisti quel Juan Ayuso che ha dominato il Giro d'Italia Giovani Under 23. Al fianco del classe 2002 iberico, attenzione a Valerio Conti, Alessandro Covi (2° nel 2020) ma soprattutto Diego Ulissi, con Matteo Trentin ancora alle prese con il recupero post caduta al Giro di Slovenia, che già l'ha escluso dal campionato italiano di Imola, ma pronto a rimettersi il dorsale.

E poi la Israel Start-Up Nation di Ben Hermans, ma anche le Professional italiane con la Eolo-Kometa (senza Lorenzo Fortunato), la Bardiani-CSF-Faizané di un Giovanni Carboni in gran forma, la Vini Zabù e la Androni-Sidermec, oltre alle varie formazioni Continental che potranno mettersi in mostra a questi livelli.

Il campione in carica? Ethan Hayter, che non sarà al via con il Team Ineos, ma che proprio dopo la vittoria in questa grande classica ha dimostrato di essere uno dei giovani più interessanti del panorama internazionale. D'altronde, l'Appennino non si vince mai per caso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
22
Consensi sui social