Grazie, Profeta! Elia Viviani annuncia il ritiro, con il Mondiale su pista terminerà una splendida carriera

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Grazie, Profeta! Elia Viviani annuncia il ritiro, con il Mondiale su pista terminerà una splendida carriera

A 36 anni, il veronese dice basta: mercoledì al Giro del Veneto l'ultima corsa su strada, poi la rassegna iridata nella disciplina che l'ha visto laurearsi campione olimpico. "Sai che è arrivato il momento quando non sei più competitivo come vorresti, ma la fusione della Lotto con la Intermarché mi ha convinto a prendere la decisione".

Ha detto basta, quando la sensazione era che, specialmente dopo la bella Vuelta Espana disputata (4° a Novara, 2° nello sprint di Zaragoza prima del declassamento quando era arrivato vicino a battere anche Philipsen), un’altra stagione in gruppo l’avrebbe fatta.

Elia Viviani si ritira ufficialmente, a 36 anni, dopo una carriera bellissima tra strada e pista e che terminerà in due contesti speciali per il “Profeta”: mercoledì 15 ottobre con l’ultima corsa proprio nel suo territorio, al Giro del Veneto, poi dal 22 al 26 del mese con i campionati del mondo su pista di Santiago del Cile, per cercare un’altra maglia iridata.

Lo sprinter veronese, nel velodromo di Rio de Janeiro, ha scritto la sua pagina più bella con il titolo olimpico dell’Omnium, ma prima e dopo quell’estate 2016 i successi sono stati tantissimi, ben 90 su strada con il timbro quest’anno al Giro di Turchia, dopo aver firmato un contratto annuale con la Lotto che ha creduto ancora in lui.

Portabandiera ai Giochi di Tokyo, insieme a Jessica Rossi, Viviani in bacheca vanta tre medaglie olimpiche, avendo aggiunto all’oro di Rio anche il bronzo, sempre nell’omnium, in Giappone nel 2021 e l’argento con Simone Consonni, nella Madison di Parigi 2024. Il palmarès è poi arricchito da otto podi mondiali e da più di dieci ori europei, su strada spiccano le cinque tappe al Giro d’Italia, con la maglia ciclamino nel 2018, le tre alla Vuelta e una al Tour de France nel 2019, ma anche tre volte in serie la Classica di Amburgo, la Bretagne Classic e il campionato europeo, sempre in quello splendido 2019.

“Ho cominciato questa ultima stagione volendo dimostrare qualcosa, volevo decidere io quando dire basta, anche se molti mi hanno chiesto in questi mesi se volessi smettere – le parole di Elia annunciando lo stop agonistico a fine 2025 - La fusione della mia squadra, il team Lotto, con un’altra (si tratta dell’Intermarché, ndr), mi ha convinto che questo sarebbe stato l’ultimo anno.

So di essere ancora ad un buon livello e per questo voglio chiudere ai Mondiali, puntando magari alla maglia iridata. Sai che è il momento di lasciare andare tutto quando non sei competitivo come sempre o per esserlo deve andare tutto al meglio, quando un tempo non era così”.

Una scelta ponderata e su cui, come del resto ripensando a tutta la carriera, non ha rimpianti: “Rifarei tutto al 100%: sono contentissimo di quanto ho raggiunto. Il ciclismo mi ha insegnato a vivere, mi ha dato una formazione sportiva ed umana. Non avrei mai visto così tanti posti nel mondo se non fosse stato per il mio sport. Mi ha dato soddisfazioni e ha sempre fatto parte di me e della mia vita”.

Era giusto chiudere nel suo Veneto: “Si sono allineate diverse circostanze: quest’anno, con l’arrivo a Verona, ho pensato che sarebbe stato il giorno perfetto per fare l’ultima gara su strada, nella mia città, con i tifosi, amici e parenti”.

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