Pogacar, la rincorsa alla storia e la dedica a Majka: "Team incredibile". Wiebes-Vos-Persico, che show il Mondiale Gravel

aaa wiebes
Info foto

LaPresse

Stradacalendario internazionale

Pogacar, la rincorsa alla storia e la dedica a Majka: "Team incredibile". Wiebes-Vos-Persico, che show il Mondiale Gravel

La cinquina dell'asso sloveno al Lombardia rinnova i capitoli della leggenda ciclistica, agguantando Coppi (anche se il Campionissimo non ha vinto la classica delle foglie morte solo in maniera consecutiva come "Pogi") per chiudere un'altra stagione da dominatore assoluto. A Maastricht, un finale clamoroso per assegnare la maglia iridata della specialità Gravel, con Van Anrooij beffata e la doppietta olandese, ma anche il fantastico bronzo della bergamasca: domenica tocca agli uomini.

Un dominio senza eguali e, se parametrato alla complessità (e all’equilibrio in generale) del ciclismo moderno, forse anche superiore a quello di Coppi e Merckx nelle loro migliori versioni.

Tadej Pogacar corre sempre più con i due giganti del pedale e oggi li ha eguagliati entrambi in due dati statistichi, vincendo il quinto Lombardia come il “Campionissimo” e tre monumento in un’unica stagione, aggiungendoci la maglia iridata, come fece il “Cannibale” nel 1971.

La cinquina consecutiva nella classica di chiusura dell’anno è arrivata con un’altra cavalcata di rara potenza, finalizzando il lavoro mostruoso della sua UAE Team Emirates XRG, con il saluto sul rettilineo finale di Bergamo al compagno (e fedelissimo gregario negli ultimi anni) Rafal Majka, oggi alla recita conclusiva della carriera, a condire il tutto nella maniera più bella. “Vincere questa corsa cinque volte, ad ogni partecipazione, è qualcosa di incredibile – le prime parole del campione del mondo nel post gara, dopo aver anticipato di quasi 2 minuti Remco Evenepoel, staccato impietosamente sul Passo di Ganda - Grande merito ai miei compagni di squadra, a partire da Novak e Sivakov che hanno controllato la corsa e mi hanno protetto sulle prime salite.

E’ la settima volta di fila che a fine stagione dico di aver vissuto la miglior annata di sempre ed è un concetto che posso ribadire con forza anche oggi”.

Non è stata solo la giornata della “manita” da leggenda di Pogacar al Lombardia, ma anche del clamoroso epilogo di un campionato del mondo Gravel, nella sua versione femminile (domenica toccherà agli uomini), che alla sua quarta edizione ha regalato ancora spettacolo puro. Nel Limburgo, con il traguardo posto a Maastricht, è successo di tutto negli ultimi km con Shirin Van Anrooij, che sembrava lanciatissima verso una meritata maglia iridata, inseguita dalle sue stesse compagne della nazionale orange, con Yara Kastelijn a trainare Marianne Vos e Lorena Wiebes per riprendere la giovane di casa Lidl-Trek ad appena 200 mt dalla conclusione.

A quel punto, l’ex campionessa europea (vincitrice di 25 gare nella stagione su strada) è partita a fionda e ha piegato la resistenza di sua maestà, campionessa del mondo in carica (Vos lo scorso anno regolò in uno sprint a due Lotte Kopecky, qui assente), con un super bronzo per Silvia Persico, di nuovo sul podio iridato in questa specialità alle spalle di due mostri sacri come Wiebes e Vos. E ai piedi del podio ci sono altre due tulipane, con Kastelijn 4^ davanti ad una furiosa Van Anrooij, che nel post corsa attaccherà proprio l’atleta della Fenix-Deceuninck per un inseguimento davvero assurdo, considerato che la stessa leader azzurra avrebbe potuto beffare l’intera nazionale olandese, che alla fine ne piazzerà sette in top ten.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
20
Consensi sui social

Ultimi in Road bike