I quattro fenomeni di una Sanremo da sballo. MVDP: "Una corsa speciale". Ganna: "Avevo le gambe, ma..."

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I quattro fenomeni di una Sanremo da sballo. MVDP: "Una corsa speciale". Ganna: "Avevo le gambe, ma..."

Le reazioni del post gara del vincitore Van der Poel, di un Filippo Ganna da favola, ma anche di Wout Van Aert e Tadej Pogacar, i veri delusi di giornata ma pur sempre in corsa per il successo sino al finale.

La Milano-Sanremo dei quattro fenomeni, con un trionfatore davvero speciale come Mathieu Van der Poel, ma anche un azzurro ad un passo dalla vittoria che manca dal 2018, quando Vincenzo Nibali anticipò tutti sul Poggio.

Filippo Ganna ha fatto davvero sognare, ma di fronte ad un fenomeno come il cinque volte iridato di ciclocross, che oggi ha conquistato la sua terza Monumento portando a casa la Classicissima nella quale fu terzo un anno fa, bisogna solo inchinari. Un volo speciale, quello di MVDP, esattamente 62 anni dopo nonno Raymond Poulidor, che alzò le braccia in via Roma nello stesso giorno, il 18 marzo.

“E' sempre bello vincere una Monumento, sono contentissimo perchè questa è una corsa che volevo vincere una volta in carriera, è davvero speciale – le parole dell'asso olandese a SpazioCiclismo - Non volevo rischiare troppo in discesa, perché se cadi poi non vinci più di sicuro, quindi sono sceso dal Poggio facendo buone traiettorie, ma senza forzare, e quando poi sono arrivato giù ho spinto al massimo fino al traguardo. Non mi aspettavo questa forma, la Tirreno-Adriatico non era andata bene come volevo, ma come ho già detto avevo bisogno di mettere dei giorni di gara nelle gambe per arrivare al massimo”.

Ha parlato ai microfoni di Rai Sport nell'immediato post corsa un “Top Ganna” capace di seguire Pogacar, Van Aert e Van der Poel sul Poggio, con un piccolo rimpianto legato proprio all'attacco di MVDP: “Volevo dare qualcosa in più alla squadra, che ha creduto in me sin da ieri – le parole del verbanese in forza alla Ineos Grenadiers - È arrivato il secondo posto, sono felice e al tempo stesso rammaricato perché è l'ennesimo di questa stagione.

Ho avuto paura di seguire Van der Poel, avevo le gambe ma era praticamente una prima volta in una situazione del genere ed è tutta esperienza. Ringrazio il pubblico, è stato favoloso e l'ho davvero sentito”.

A SpazioCiclismo, Wout Van Aert ha raccontato il suo terzo posto: “Nel finale ero con i migliori, di questo sono contento perchè il Poggio è stato fatto velocemente, specialmente quando la UAE ha tirato per Pogacar creando subito dei buchi.

Ho risposto al suo attacco, poi quando Mathieu ne aveva ancora, per me era troppo. Ora ho fame di altre corse...”.

Infine Tadej Pogacar, 5° nel 2022 e 4° quest'anno: era il primo favorito, ma non è riuscito a fare il vuoto nel momento cruciale, facendosi scappare Van der Poel proprio appena prima dello scollinamento a meno di 6 km dalla conclusione: “Non ho rimpianti, avevo un obiettivo ed era quello di attaccare dopo la trenata di Tim Wellens – l'analisi dell'asso sloveno - Lui ha fatto un grande lavoro, lo ringrazio molto per aver dato il via al mio attacco nel finale, ma non sono stato abbastanza forte per restare da solo.

Siamo poi rimasti in quattro e quando ha attaccato Mathieu non potevo più seguirlo, era troppo forte e io sono arrivato stremato al traguardo”.

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