La Liegi chiude la campagna del nord: Pogacar rivuole la "Doyenne", che duello Longo Borghini-Vollering tra le donne

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La Liegi chiude la campagna del nord: Pogacar rivuole la "Doyenne", che duello Longo Borghini-Vollering tra le donne

Domenica la classica più antica: lo sloveno sfidato da Van der Poel, che sogna di aggiungere un altro monumento dopo Fiandre e Roubaix, ma dovrà superarsi. Dallo Stockeu alla Redoute sino al gran finale sulla Roche aux Faucons, a seguire le donne affronteranno lo stesso percorso con la campionessa d'Italia in cima al pronostico assieme alla vincitrice del 2021 e 2023, ancora a secco in stagione. Orari e diretta tv.

E' la “Doyenne”, l'appuntamento che chiude la lunga campagna del nord, per una Liegi-Bastogne-Liegi che propone almeno due confronti da sogno, in ambito maschile e femminile, per una domenica sulle cotes delle Ardenne che si aprirà con l'edizione numero 110 della gara maschile.

Alle ore 10.10 il via (diretta tv dalle ore 12.30 su Eurosport 1 e Rai Sport), conclusione attorno alle 16.30 con il fattore meteo che, rispetto a quanto accaduto con il gelo della Freccia Vallone, dovrebbe “salvare” i corridori anche se il rischio pioggia, in parte, c'è per il pomeriggio di domani.

Il percorso è quello tradizionale degli ultimi anni, 254,5 km con la corsa che si potrà accendere ben dopo il passaggio a Bastogne, potenzialmente dai -85 km con la sequenza Wanne-Stockeu e Haute-Levee, anche se la Redoute, con i suoi 1600 mt al 9% di media quando mancheranno 35 km alla conclusione, ha lanciato nelle ultime due edizioni Remco Evenepoel, il grande assente della sfida di domenica assieme a Primoz Roglic, che la classica belga la vinse nel 2020. La Roche aux Faucons (1300 mt al 10,3%, ma poi c'è anche un falsopiano a seguire davvero tosto) sarà l'ultimo giudice, ai -15, poi la picchiata verso Liegi.

Il favorito non può che essere Tadej Pogacar, trionfatore qui nel 2021 prima del forfait l'anno successivo (causa il lutto che colpì la compagna Urska Zigart) e della caduta con frattura allo scafoide rimediata nella corsa di un anno fa. Il leader della UAE Emirates (che schiererà anche Hirschi, 2° nel 2020 e costretto alla piazza d'onore anche all'ultima Amstel, Almeida e Ulissi) è reduce dal blocco in altura a Sierra Nevada, pensando al Giro d'Italia, e non gareggia dal Catalunya dove ha dominato la concorrenza, dopo aver trionfato alla Strade Bianche e chiuso al 3° posto la Sanremo.

Lo sfida Mathieu Van der Poel, che vuole provarci per un sogno: il campione del mondo ha partecipato alla Liegi solo nel 2020 e fu ottimo sesto, certo il percorso è molto impegnativo e le fatiche di Fiandre e Roubaix, come si è visto all'Amstel, possono farsi sentire. Al tempo stesso, parliamo di un fuoriclasse capace di tutto, impossibile non considerarlo tra i principali candidati.

Thomas Pidcock, vincitore dell'Amstel e sul podio di questa corsa un anno fa, guiderà con tante ambizioni la Ineos, affiancato da Kwiatkowski e anche da Bernal. Interessante la pattuglia della Bahrain-Victorious, con Santiago Buitrago (terzo nell'edizione 2023, è in condizione come dimostra il 5° posto alla Freccia di mercoledì), Pello Bilbao, Wout Poels e anche Antonio Tiberi, reduce dal podio al Tour of the Alps, come quella della Lidl-Trek con Mattias Skjelmose decisamente ambizioso, supportato da Mollema, Bagioli (dal quale si attende un segnale) e Skujins in particolare.

Benoit Cosnefroy sarà il leader della Decathlon con Felix Gall, Michael Matthews e Simon Yates (ci sono anche Zana e De Pretto tra i giovani italiani) ci provano per la Jayco-Alula, con Sobrero al fianco di Vlasov e Hindley nella Bora-Hansgrohe. E ancora una Israel d'attacco con Teuns e Williams, fresco di capolavoro sul Mur de Huy, Davide Formolo quale carta della Movistar con Aranburu, il duo transalpino Grégoire-Gaudu nella Groupama-FDJ, ma anche Carapaz e Healy per l'EF così come Benoot-Valter nella Visma e Van Gils e Kron punte della Lotto-Dstny.

La corsa femminile, giunta all'ottava edizione, seguirà quella maschile con partenza fissata alle ore 13.35 e il termine poco prima delle 18.00; percorso lungo 153 km con il via da Bastogne e il finale identico agli uomini.

Sì, questa volta è un'italiana la principale favorita e risponde al nome di Elisa Longo Borghini, che punta dritta alla sua prima volta a braccia alzate a Liegi, dove è sempre stata grande protagonista senza riuscire a cogliere il massimo risultato: seconda nel 2023, la piemontese sogna l'abbinata da leggenda col Fiandre in maglia tricolore, ma dovrà vedersela in primis con la rivale che la piegò nello sprint di 12 mesi fa, Demi Vollering. La stella olandese è ancora a secco in stagione, ma la forma c'è (anche se Elisa l'ha staccata nettamente al Brabante, prima dei nuovi duelli tra Amstel e Freccia) e la punta della SD Worx vuole il tris dopo aver già firmato questo appuntamento nel 2021 e, appunto, nel 2023.

Avrà al suo fianco l'iridata Kopecky, Fisher-Black, Vas e Bredewold, ma la Lidl-Trek di Longo Borghini avrà a sua volta grandi alternative con Realini, Spratt, Van Dijk e Van Anrooij.

Terzo incomodo la Canyon-SRAM di Kasia Niewiadoma, con la polacca tornata a vincere a Huy per la sua seconda grande classica e che potrà contare su compagne di alto profilo, pensiamo a Chabbey, Paladin e la stessa Bauernfeind.

Difficile inserirsi nella lotta podio per tutte le altre, ma possono provarci Labous (DSM), Marta Cavalli della FDJ-Suez, ancora Italia con Persico e Magnaldi (UAE) sino alla Visma di Marianne Vos, che dovrà difendersi in salita per giocarsela allo sprint come ha fatto prendendosi l'incredibile Amstel Gold Race di domenica scorsa.

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