La prima in maglia gialla di Tadej Pogacar: il Col du Portet è suo, che sfida con Vingegaard e Carapaz

Il Giro d'Italia non avrà Colbrelli e Caruso al via nel 2022: sì di Landa e Carapaz, ma anche Pidcock
Stradatour de france 2021

La prima in maglia gialla di Tadej Pogacar: il Col du Portet è suo, che sfida con Vingegaard e Carapaz

Lo sloveno sempre più vicino al suo secondo Tour de France: il danese, splendido, conclude alle sue spalle con il capitano Ineos terzo, così come in classifica generale. Cede Uran, sorprende O'Connor.

Voleva vincere in maglia gialla e c'è riuscito, proprio nella tappa regina di questo Tour, lui che aveva ottenuto i tre successi dell'edizione 2020 e quello nella cronometro di Laval quest'anno “solo” con la divisa della sua UAE Emirates.

Tadej Pogacar è padrone anche sul Col du Portet e sigilla a doppia mandata il bis alla Grande Boucle, prendendosi di forza il secondo arrivo in salita, al termine di una 17esima tappa che, dopo le scalate a Peyresourde e Val Louron-Azet, si è conclusa ai 2200 metri della salita che, assieme al Mont Ventoux, era certamente la più dura di questa edizione.

Lo sloveno non è riuscito a staccare tutti, dopo aver già accelerato a 8 km dalla conclusione dopo il lavorone dei compagni di squadra, a partire da Davide Formolo per finire con uno strepitoso Rafal Majka; Jonas Vingegaard e Richard Carapaz, sempre più i candidati principali al podio finale di Parigi, non hanno però mollato la sua ruota praticamente sino ai 150 metri conclusivi quando, dopo un contrattacco del capitano della Ineos Grenadiers, la maglia gialla ha piazzato lo scatto decisivo per conquistare la tappa con 3 secondi su Vingegaard, rivelazione ormai certezza da “nuovo” leader della Jumbo-Visma dopo il ritiro di Primoz Roglic, e 4 sullo stesso Carapaz.

Poi c'è il vuoto, con David Gaudu comunque buon quarto e uno strepitoso Ben O'Connor che conferma il suo quinto posto nella generale, anzi guadagna pure sul deluso di giornata, Rigoberto Uran, che scende dal podio virtuale perdendo quasi due minuti dai tre là davanti. A quattro tappe dalla conclusione, con l'ultimo arrivo in quota previsto giovedì a Luz Ardiden dopo aver scalato il Tourmalet, la classifica vede infatti Pogacar leader con 5'39” su Vingegaard, 5'43” su Carapaz, 7'17” su Uran, 7'34” su O'Connor e oltre 8 minuti su Kelderman, che ha margine per il sesto posto rispetto a Mas, 7° con 16 secondi nei confronti di Lutsenko, che questa mattina lo precedeva.

Mattia Cattaneo, 17° sul traguardo, conserva il 12° posto con il quale dovrebbe, a meno di sorprese, arrivare a Parigi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
23
Consensi sui social

Ultimi in Road bike

Per Van Aert i danni sono più seri del previsto, c'è anche una frattura allo sterno: Giro d'Italia addio

Per Van Aert i danni sono più seri del previsto, c'è anche una frattura allo sterno: Giro d'Italia addio

Il campione belga, caduto in maniera pesantissima ieri alla Dwars door Vlaanderen, si è rotto anche la clavicola destra e ben sette costole: perse le sue classiche, ma anche il debutto alla corsa rosa è sostanzialmente compromesso. Addio a Fiandre e Roubaix pure per Stuyven, in grandissima forma, si salva Pedersen che in ogni caso non si presenterà al meglio alla Ronde dove sarebbe il primo rivale di Van der Poel.