Tadej Pogacar non concede nulla: tris di tappe al Tour, è sua pure Luz Ardiden (e la maglia a pois)

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Tadej Pogacar non concede nulla: tris di tappe al Tour, è sua pure Luz Ardiden (e la maglia a pois)

La maglia gialla domina anche sull'ultimo arrivo in salita, precedendo di nuovo Vingegaard e Carapaz. Crolla Uran, il 4° posto se lo giocheranno O'Connor e Kelderman.

Il padrone in giallo. Tadej Pogacar si prende tutto a Luz Ardiden, al termine di una diciottesima tappa che gli consegna, di fatto, il suo secondo Tour de France consecutivo, il tris di tappe come nell'edizione 2020 e, sempre come gli riuscì lo scorso settembre, pure la maglia a pois di miglior scalatore, tolta sul filo di lana a Wout Poels.

Lo sloveno della UAE Emirates è dominante sul terzo e ultimo arrivo in salita, in un replay di quanto successo 24 ore prima sul Col de Portet; alle sue spalle, infatti, stroncati con uno scatto letale a 500 metri dall'arrivo, ci sono nuovamente Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) che, a meno di sorprese clamorose nella cronometro di sabato, concluderanno sul secondo e terzo gradino del podio finale di Parigi.

Ha provato il colpo Enric Mas, che ha retto il ritmo dei migliori tre scalatori del Tour negli ultimi 4 km, quando Sepp Kuss ha alzato il ritmo in favore dello stesso Vingegaard, con il leader della Movistar che se n'è andato ai -900 mt, ma ha trovato sulla sua strada un Pogacar imbattibile. Il maiorchino si consola con il 6° posto nella generale, un altro gradino risalito nel giorno della grande crisi di Rigoberto Uran (che ha pagato 10 minuti di ritardo e si trova sul confine della top ten), già saltato sul Tourmalet (mentre davanti c'era il tentativo di David Gaudu, poi ripreso sulla salita conclusiva quando mancavano 10 km) nel momento in cui la Ineos Grenadiers ha fatto il forcing per Carapaz.

E così, il quarto posto (ad oltre 8 minuti da Pogacar e oltre 2 da Vingegaard e Carapaz, che hanno rispettivamente 5'45” e 5'51” dalla maglia gialla, se lo giocheranno Ben O'Connor, davvero sorprendente in questo Tour e ora a 8'18”, e Wilco Kelderman che nella prova contro il tempo dovrebbe recuperare i 32 secondi dall'australiano dell'AG2R Citroen.

Mattia Cattaneo si è difeso, conservando il 12° posto che dovrebbe risultare definitivo, visto che domani ci sarà una tappa da volata (o da fuga con uomini fuori classifica) a Libourne e, dopo la crono di sabato, la passerella di Parigi domenica prossima.

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