Van Poppel chiude il "suo" Tour of Holland, la generale a Laporte. Sorpresona Loland alla Veneto Classic

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Van Poppel chiude il "suo" Tour of Holland, la generale a Laporte. Sorpresona Loland alla Veneto Classic

Nel giorno dell'addio di De Marchi e Brambilla, la gara ProSeries che chiude la stagione italiana è del norvegese che beffa Florian Vermeersch e Ulissi. La corsa a tappe olandese premia il campione nazionale nella frazione conclusiva di Arnhem, mentre ad Andorra lo show dei big porta le firme di Roglic e Del Toro davanti a Pogacar e Vingegaard. Ciclocross: Sara Casasola ancora 2^ nel Superprestige.

La domenica di chiusura della stagione per il grande ciclismo su strada a livello internazionale, lasciando ora spazio ai campionati del mondo su pista (al via mercoledì prossimo a Santiago del Cile) e all’inverno del ciclocross.

Dopo le corse asiatiche di questa mattina, con il World Tour terminato al Guangxi, ecco che l’Italia ha ospitato la corsa, in ordine temporale, che ha messo la parola fine al 2025 agonistico con la 5^ edizione della Veneto Classic, che rientra nel calendario ProSeries e ha chiuso la settimana organizzata da Pippo Pozzato, dopo Giro del Veneto e Serenissima Gravel.

I 180 km da Soave a Bassano del Grappa non hanno tradito le aspettative in termini di spettacolo, con sorpresona finale visto che la vittoria del classe 2001 norvegese Sakarias Koller Loland, in forza alla Uno-X, era davvero impronosticabile; capita infatti che la fuga dei 18 elementi partiti dopo neppure 30 km scompagini le carte, con la UAE Team Emirates XRG, squadra di riferimento pur senza Del Toro e Pogacar, che inserisce là davanti l’iridato Gravel, Florian Vermeersch, ma attacca pure da dietro con Pavel Sivakov “incasinando” la corsa a tutti, tanto che per i big sarà di fatto impossibile rientrare con 2 minuti e mezzo di distacco quando mancano ormai 40-50 km con gli ultimi passaggi sul muro della Tisa, anche perché in fuga la qualità non manca.

Così, sulla durissima rampa di Diesel Farm a 10 km dall’arrivo, sembrano lanciati Davide De Pretto e Diego Ulissi per giocarsela tra di loro, ma il vicentino si pianta sullo sterrato (prima di soffrire poi di crampi) e il livornese va in difficoltà nella successiva discesa, raggiunto e staccato da Loland, Vermeersch e un grande Lorenzo Germani, che se ne va dopo l’ultimo strappo a 4,5 km dalla conclusione ma viene riagganciato dal norge e dal belga ai -2 km, con Ulissi che rientrerà su di loro all’interno dei 1000 mt finali. Nel toboga cittadino, però, Loland è bravissimo a guadagnare quei pochi metri decisivi per resistere a Florian Vermeersch, che non riesce a regalare il successo n° 96 in stagione alla UAE, e Ulissi amaro 3° davanti a Germani e De Pretto, nel giorno in cui l’Italia saluta due veterani come Alessandro De Marchi e Gianluca Brambilla, all’ultima corsa della carriera.

Il Tour of Holland (categoria 2.1), tra mille problemi considerato che pure oggi c’è stato un cambio di percorso eliminando il settore Gravel nel circuito di Arnhem (per ragioni di sicurezza dopo il sopralluogo di poche ore prima), è terminato alla sesta giornata di corsa con il timbro proprio del campione nazionale, Danny Van Poppel, coraggioso a partire a 15 km dalla conclusione per piombare su Segaert, Artz e Rogers beffando il gruppo con Merlier e Kooij (che chiuderanno 5° e 6°). Bastano una manciata di secondi all’alfiere della Red Bull-Bora Hansgrohe per anticipare la volatona del belga e del connazionale, regolando Huub Artz e Alec Segaert, mentre Christophe Laporte festeggia il ritorno alla vittoria, dominando la generale dopo il gran numero di ieri sul VAM-Berg. Per il transalpino della Visma, dopo un 2025 complicatissimo, la soddisfazione di vincere la corsa con 37” di margine sullo slovacco Lukas Kubis (Unibet Tietema) e 1’05” rispetto allo svedese Jakob Soderqvist della Lidl-Trek.

A Les Herbiers, in Francia, ecco andare in scena la classica giornata conclusiva di stagione parlando di… tic tac: la Chrono des Nations ha premiato, a livello élite, tutta la qualità di Joshua Tarling che ha fatto il vuoto su 44,8 km quasi completamente piatti per battere di 30” Jay Vine e di 1’15” il campione in carica Stefan Kung. E a livello femminile (26,8 km di prova), ecco all’ultima recita di una grandiosa carriera la 71esima perla di Ellen Van Dijk (Lidl-Trek), che ha battuto di un solo secondo Alessia Vigilia, bravissima a sfiorare il colpaccio per la sua FDJ-Suez dietro ad una fuoriclasse totale come la specialista olandese.

Nel Principato di Andorra, si è assistito pure ad una gara esibizione, alla sua prima volta in assoluto, come la “Andorra Cycling Masters” che metteva di fronte solo quattro atleti, ma parliamo di quattro stelle come Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard, Primoz Roglic e Isaac Del Toro.

Lo sloveno della Red Bull-Bora ha vinto la classifica complessiva firmando la cronoscalata di 8 km e concludendo 2°, a pochi centimetri dal messicano Del Toro, la prova in linea di 32 km, con il campione del mondo e il grande rivale danese alle loro spalle.

Infine il ciclocross, con la prima tappa di un circuito storico come il Superprestige: nell’arena di Ruddervoorde, altro gran risultato di Sara Casasola, con la friulana 2^ (come sabato nell’Exact Cross di Essen) alle spalle della compagna di team in casa Crelan, la belga Marion Norbert Riberolle con la quale ha giocato bene sul piano tattico, e davanti alla transalpina Fouqueet, mentre il debutto stagionale dell’iridata Fem Van Empel è stato sorprendente in negativo, con l’olandese solo sesta.

La gara maschile ha visto trionfare il belga Michael Vanthourenhout, che ha bruciato in volata Joris Nieuwenhuis e Nils Vandeputte.

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