Michal Kwiatkowski si regala il Grand Colombier, Pogacar strappa altri 8 secondi a Vingegaard

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Michal Kwiatkowski si regala il Grand Colombier, Pogacar strappa altri 8 secondi a Vingegaard

Tour de France, 13^ tappa: il terzo arrivo in quota vede il polacco, tra i venti fuggitivi di giornata, firmare l'impresa resistendo alla furia dello sloveno, terzo (al 2° posto un altro avventuriero, Van Gils) davanti alla maglia gialla, che salva il primato per 9 secondi.

Nel post corsa ha detto di aver sentito di avere le migliori gambe della carriera, e parliamo di uno che ha vinto Mondiale in linea, Sanremo, due volte la Strade Bianche e due volte l'Amstel, oltre ad una tappa al Tour de France 2020, quando arrivò in parata a La Roche sur Foron assieme all'allora compagno di squadra Richard Carapaz.

Quasi 3 anni più tardi, è Michal Kwiatkowski a regalare alla Ineos Grenadiers la prima vittoria in questa Grande Boucle, prendendosi con una bellissima azione la tappa n° 13, da Chatillon sur Chalaronne ai 1495 mt del Grand Colombier.

Entrato nella fuga di giornata composta da venti uomini, compreso Alberto Bettiol che si è sacrificato totalmente per il compagno di squadra James Shaw, “Kwiato” ha lasciato tutti sul posto a poco più di 10 km dalla conclusione, mentre in gruppo, praticamente sin da quando l'azione giusta si era formata a 110 km dalla conclusione, la squadra di Tadej Pogacar non riusciva a guadagnare troppo rispetto ai quasi 4 minuti con i quali il plotone principale ha attaccato la salita finale, di fatto l'unica di questa frazione.

Il Team UAE Emirates, infatti, avrebbe voluto giocarsi la tappa anche per gli abbuoni in palio, considerato il fenomenale spunto dello sloveno, ma i gregari di “Pogi” hanno guadagnato troppo poco sui fuggitivi nella prima parte di salita, mentre nel frattempo Caleb Ewan lasciava il Tour, secondo velocista top a mollare dopo Jakobsen.

Nel gruppo dei big, a poco più di 2 km dall'arrivo ci ha provato Adam Yates, rintuzzato dall'uomo di fiducia in salita della maglia gialla Vingegaard, ovvero Sepp Kuss, prima che il britannico si sacrificasse alla causa di Pogacar che, a poco più di 500 mt dall'arrivo, ha piazzato la sua classica sparata riuscendo ancora (è la terza volta consecutiva) a guadagnare qualcosa sul grande rivale.

Con Kwiatkowski vincitore e il belga Van Gils secondo a 47” dal 33enne ex iridato, ecco a 50, ad un soffio dal secondo posto di tappa, proprio l'asso sloveno che negli ultimi 300 mt ha guadagnato 4” su Vingegaard, quarto, che diventano il doppio mettendoci l'abbuono del terzo. Ora a dividere i due fenomeni, in classifica generale, ci sono appena 9 secondi a favore del danese campione in carica, quando all'orizzonte troviamo i due tapponi alpini con traguardo a Morzine sabato (in picchiata dopo aver scalato il durissimo Joux Plane) e Saint Gervais Mont Blanc nella giornata di domenica.

Di nuovo benissimo Thomas Pidcock, 5° di tappa, poi Jai Hindley (che ha preceduto di pochi secondi i gemelli Yates, ma anche Rodriguez, Gaudu e gli altri uomini di classifica) che rimane solidissimo in terza piazza, con l'australiano della Bora-Hansgrohe sul podio virtuale a 2'51” da Vingegaard, quasi 2 minuti di margine su Carlos Rodriguez, con Adam e Simon Yates appena oltre i 5 minuti, 5° e 6° divisi da un solo secondo, e Bilbao 7° davanti a Pidcock.

E ora arriva il bello...

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