Poco più di due settimane al via del Tour, la Groupama-FDJ fa discutere: fuori Demare, ci sarà Pinot

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Poco più di due settimane al via del Tour, la Groupama-FDJ fa discutere: fuori Demare, ci sarà Pinot

Marc Madiot ha reso noto che il velocista, in procinto di andarsene nel 2024, non farà parte della rosa del team alla prossima Grande Boucle, mentre al fianco di Gaudu vedremo Thibaut, alla sua ultima avventura sulle strade di casa. Mentre Van Aert "avverte" Vingegaard, oggi scattano anche Giro di Slovenia e Giro del Belgio.

Poco più di due settimane al via del prossimo Tour de France, con l'attesissima sfida tra Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar, ma anche tanti altri protagonisti che, in partenza da Bilbao sabato 1 luglio, punteranno a risultato di primo livello nell'appuntamento più importante della stagione.

In casa Groupama-FDJ non si può che puntare in alto, dopo il 4° posto nella generale del Tour 2022 ottenuto da David Gaudu, uscito però malino dall'ultimo Delfinato; il team punterà ancora sullo scalatore transalpino, ma allo start dai Paesi Baschi vedremo anche Thibaut Pinot, 5° al Giro 2023 e atteso alla recita finale della carriera alla Grande Boucle.

Il classe '90 nativo dei Vosgi era rimasto in dubbio sino ad inizio settimana, ma ieri ci ha pensato il team manager Marc Madiot a sciogliere le riserve sulla presenza del vincitore del Lombardia 2018. Il grande escluso, però, è il velocista “storico” della Groupama-FDJ: Arnaud Demare, che aveva rinunciato al Giro dopo un avvio di stagione complicato, non prenderà parte infatti neppure al Tour nonostante un rendimento ultimamente tornato ai suoi livelli, in particolare con il successo alla Brussels Classic e il secondo posto nello sprint di lunedì al Giro di Svizzera, tra Girmay e Van Aert.

Ricordando le polemiche sollevate dallo stesso Gaudu ad inizio anno, in merito alla possibile presenza di Demare alla Grande Boucle (“non lo voglio al Tour”, disse apertamente nel corso di una diretta social), dietro alla rinuncia allo sprinter pluricampione di Francia e trionfatore alla Milano-Sanremo 2016, c'è anche il mancato rinnovo con il team. Lo stesso “Nono” ha ammesso ai media d'oltralpe, nelle scorse ore, “che Madiot mi fece già capire alla Boucles de la Mayenne (a maggio, dove vinse una tappa, ndr) che non ci sarebbe stato più spazio per me.

Questa è la seconda mazzata, sono deluso e amareggiato visto che avevo lavorato tanto per questo obiettivo, pur consapevole sin da inizio stagione che al massimo avrei avuto un uomo a disposizione per il mio treno. Avevo accettato questa condizione”.

Per Demare si parla di un futuro all'Arkéa-Samsic a partire dal 2024, mentre in casa Jumbo-Visma il tema, sempre in chiave Tour, è un altro. Wout Van Aert, che ha cominciato il Giro di Svizzera con due terzi posti tra crono e volata, ha spiegato a “Sporza” e “Het Laastse Nieuws” che sulle strade di Francia quest'anno non punterà al bis in maglia verde, “trattandosi di un impegno decisamente dispendioso, preferisco puntare alle tappe e aiutare la squadra”.

In merito al supporto a capitan Vingegaard, però, è emerso che il fuoriclasse belga lascerebbe la Grande Boucle in caso di nascita prematura (prevista a fine luglio, il Tour finirà il 23 luglio) del secondo figlio. “Non voglio perdere il parto”, ha fatto sapere Wout, oggi di nuovo impegnato al Giro di Svizzera nella 4^ frazione.

Sarà un'altra tappa di montagna, dopo l'arrivo di ieri a Villars sur Ollon che ha consegnato al danese Mattias Skjelmose Jensen vittoria di giornata e maglia gialla di leader, quella che terminerà dopo 153 km a Leukerbad, con tante salite toste negli ultimi 70 km, a partire da quella che porterà a Crans-Montana.

Giornata ricchissima, visto che in questo mercoledì scattano pure Giro di Slovenia e Giro del Belgio. Nel primo caso, ruote veloci importanti come Groenewegen, Bauhaus e il rientrante Molano sono attese sul traguardo di Rogaska Slatina, ma in chiave classifica generale ci sono tanti italiani che punteranno in alto, dal campione italiano Filippo Zana a Lorenzo Fortunato e Diego Ulissi, che ha sempre avuto un gran feeling con questa corsa.

In Belgio, parterre de roi tra gli sprinter che poi andranno al Tour, basti pensare che vedremo ai nastri di partenza Fabio Jakobsen, Jasper Philipsen, Caleb Ewan, Alexander Kristoff, Sam Welsford e, tra gli uomini da classiche, anche un certo Mathieu Van der Poel...

Giovedì, invece, via alla Route d'Occitanie, corsa a tappe di quattro giorni nel sud della Francia, con Filippo Ganna al rientro in gara un mese dopo l'addio al Giro, nella Ineos Grenadiers che conterà anche su Elia Viviani.

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Alle 12.35 la partenza di una frazione che, negli ultimi 115 km dal primo muro a Recanati, propone ben poca pianura e tante insidie. Alaphilippe il primo indiziato per cercare il successo, occhio anche ai big e a qualche velocista resistente, nonostante lo strappo finale (con punte vicine al 20% a poco più di 10 km dall'arrivo). Pogacar in rosa, Tiberi già focalizzato sulla cronometro di sabato per avvicinare il podio.