Si riposa al Tour prima di Tolosa e dei Pirenei. Milan per la verde, Pogacar punzecchia la Visma mentre Healy...

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Stradatour de france 2025

Si riposa al Tour prima di Tolosa e dei Pirenei. Milan per la verde, Pogacar punzecchia la Visma mentre Healy...

Dopo dieci tappe, oggi il primo giorno ai box per la Grande Boucle: ripartenza con una tappa insidiosa nel finale, per la maglia verde sarà complicato giocarsela in volata. Poi Hautacam, la cronoscalata di Peyragudes e il ritorno di Superbagneres: Ben Healy veste di giallo, il vero padrone è Pogacar ma Vingegaard, almeno sulle salite viste sinora, ha sempre risposto.

Il primo dei due riposi, spostato di 24 ore rispetto alla tradizione del secondo lunedì di un grande giro, visto che ieri era festa nazionale in Francia.

Il Tour n° 112 vive nel cuore del Massiccio Centrale la giornata di recupero per tutti i corridori, prima di ripartire con l’undicesima tappa attorno a Tolosa: una frazione che potrebbe anche essere buona per Jonathan Milan, alla ricerca del secondo successo personale e pure dei punti per allungare ancora nella classifica a punti, per una maglia verde abbastanza solida sulle spalle del friulano che, però, domani dovrà soffrire eccome visto che ci sono molti strappi, seppur brevi, dai -20 ai -9 km prima del piattone conclusivo.

Le grandi montagne arriveranno poi da giovedì: trittico sui Pirenei, con il primo vero arrivo in salita di questa edizione, in un tempio come Hautacam (13,5 km al 7,8%), dopo la lunga scalata al Soulor e il Borderes, mentre venerdì ci sarà la cronoscalata di 10,9 km da Loudenvielle a Peyragudes, con gli ultimi 7 km sopra l’8% di media, infine sabato il ritorno dopo 38 anni a Superbagneres, ma con il Tourmalet, l’Aspin e il Peyresourde da scalare in precedenza.

“E’ un sogno che si avvera, proverò a tenere la maglia gialla il più possibile”, ha dichiarato ieri sera Ben Healy dopo aver conquistato il simbolo del primato con un’altra fuga, dopo aver già vinto una tappa a Vire. Certo, il classe 2000 irlandese non fa paura in ottica podio, o quantomeno a Pogacar e Vingegaard che hanno 2-3 marce in più di chiunque, ma in ottica top five non è impossibile pensare che il faro dell’EF-EasyPost possa a questo punto provarci, vista la condizione super mostrata.

Tadej Pogacar si trova a 29 secondi e, dopo aver ceduto volentieri la maglia considerate anche le difficoltà della UAE Emirates (per il ritiro di Almeida e le condizioni precarie di salute mostrate da Sivakov), ad Hautacam è verosimile pensare che tornerà in giallo, ma il campione del mondo dovrà fare attenzione tatticamente a gestire il duello con Jonas Vingegaard, non avendolo ancora staccato pur guadagnando tanto, oltre un minuto, nella cronometro di Caen.

Certo, sinora di vere salite non ce ne sono state, ma il danese anche ieri ha risposto bene a Le Mont Dore, dichiarandosi soddisfatto al termine di una giornata che ha visto Pogacar punzecchiare proprio i “calabroni” della Visma Lease a Bike che l’hanno attaccato con Kuss e Jorgenson. “Sono stati tentativi un po’ così, a quel punto allora ho deciso di provarci io seriamente”, riferendosi al suo allungo nei 2 km finali.

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