Vigilia di Tour, Vingegaard ci crede: "Pogacar è fortissimo, ma possiamo attaccarlo". Evenepoel vuole la crono e...

Questo Tour è aperto più che mai: Vingegaard rimonta e batte Pogacar a Le Lioran! Ciccone gran 5°
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Vigilia di Tour, Vingegaard ci crede: "Pogacar è fortissimo, ma possiamo attaccarlo". Evenepoel vuole la crono e...

Dopo la presentazione delle squadre a Lille, parola ai tre uomini più attesi nella Grande Boucle al via sabato. E Milan, la speranza azzurra per la prima maglia gialla (e magari un sogno in verde), confessa di avere avuto una preparazione ideale: "E' una super occasione".

E’ tempo di vigilia del 112° Tour de France, dopo la sfilata delle 23 squadre e dei 184 corridori protagonisti, ieri sera nel cuore di una Lille che ha accolto con grandissimo calore (sotto ogni punto di vista, ma le temperature sono in deciso calo proprio per il week-end) le Grand Depart di un’edizione che, ancora una volta, vede Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard in cima al cartellone dei pronostici, con Remco Evenepoel, sul podio alle spalle dello sloveno e del danese un anno fa al suo debutto, pronto a fungere da terzo incomodo.

Il campione del mondo punta al poker in giallo e alla vittoria numero 100 da pro, in occasione della prima tappa che dovesse portare a casa: “Jonas è il miglior scalatore al mondo e i primi giorni saranno temibili, lì puoi perdere tutto – ha detto l’asso della UAE Emirates XRG – La preparazione è stata ottima e abbiamo una grande squadra, ma dovremo stare molto attenti da subito”.

Vingegaard, staccato impietosamente dall’eterno rivale sulle strade del Delfinato (primo e unico confronto sinora tra i due nel 2025), ci crede eccome nel possibile terzo successo finale dopo quelli del 2022 e 2023, quando piegò a duello proprio Pogacar. “Siamo qui per vincere anche se sappiamo quanto Tadej sia forte – le parole del danese faro di una Visma Lease a Bike che proporrà anche Jorgenson e il vincitore del Giro, Simon Yates, contro una UAE ad ogni modo con una seconda punta clamorosa come Almeida – Abbiamo molto chiaro cosa fare, io spero di essere cresciuto ancora rispetto alle ultime settimane, sento di poter avere una condizione simile a quella di due anni fa”.

E il bi campione olimpico? E’ un Remco Evenepoel che è parso molto più distante di quanto preventivabile nel test più probante, appunto quello del Delfinato, rispetto ai due favoritissimi; eppure, il belga faro unico della Soudal-Quick Step (che dovrà però supportare al meglio Tim Merlier per gli sprint) non si nasconde. “L’obiettivo primario è vincere una tappa e magari indossare la maglia gialla in occasione della cronometro di Caen. Più in generale, nella mia carriera voglio vincere i tre grandi giri e uno ce l’ho già in bacheca (con la Vuelta 2022, ndr): vedremo se già qui mi avvicinerò al livello di Tadej e Jonas”.

Simbolo del primato che vuole Jonathan Milan, avendo la chance enorme di una volata praticamente certa nella prima tappa in programma sabato, 184 km attorno a Lille: “Dovrebbe esserci un po’ di vento, ma abbiamo studiato più volte gli ultimi 90 km e il team è pronto – ha dichiarato il friulano riferendosi alla sua Lidl-Trek, costruita quasi interamente per il 4 volte vincitore di tappa al Giro, atteso alla prima Grande Boucle della carriera a 24 anni – Ci siamo preparati bene e io mi sento cresciuto anche rispetto al Delfinato, dove ho sofferto molto in salita. Dovremmo avere sei occasioni per noi, peccato per la tappa di Parigi così indurita che sarà complicata da gestire, ma intanto ci troviamo davanti una grandissima occasione per la maglia gialla con questa prima giornata.

La verde? Pensiamo soprattutto alle tappe, ma dovessero andare bene le cose in avvio potrebbe diventare un obiettivo”.

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