Ciclocross: re e regina di coppa sono sempre loro, Eli Iserbyt e Fem Van Empel!

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Ciclocross: re e regina di coppa sono sempre loro, Eli Iserbyt e Fem Van Empel!

Anche nella prima tappa europea del massimo circuito, con la classicissima di Tabor, il belga e la neerlandese dominano battendo rispettivamente Van der Haar e Pieterse. Azzurri all'esordio: Casasola la migliore a ridosso della top ten.

Una Coppa del Mondo di ciclocross con un solo padrone, in campo femminile con quel fenomeno che risponde al nome di Fem Van Empel e tra gli uomini, continuando l'assenza dei tre tenori (Van der Poel, Van Aert e Pidcock), con Eli Iserbyt che firma anch'egli la tripletta personale in altrettante uscite stagionali.

Dopo le due tappe statunitensi di Waterloo e Fayetteville, anche al ritorno in Europa non cambiano i protagonisti, o meglio i vincitori. Su un percorso tecnico e storico come quello di Tabor, in Repubblica Ceca, la gara femminile vede le solite orange, nonostante l'assenza di Lucinda Brand che alla vigilia, in ricognizione, si è rotta un metacarpo della mano sinistra, firmare un altro poker con Van Empel a guidare la fila.

La ventenne neerlandese non perdona, stronca nell'ultimo giro le connazionali Puck Pieterse, alla fine seconda, e Annemarie Worst (terza), con Denise Betsema quarta e l'ungherese Blanka Kata Vas quinta.

La migliore delle azzurre, con la nazionale di Pontoni all'esordio stagionale nel massimo circuito dopo aver saltato la trasferta oltreoceano, e priva del “totem” Silvia Persico, è un'ottima Sara Casasola, undicesima a precedere le altre giovani, da Carlotta Borello 22^, Asja Zottone 23^, Lucia Bramati 38^ e Alice Papo 40^.

In campo maschile, non c'è stato nulla da fare contro la furia di Eli Iserbyt: il detentore della CdM è stato capace di andarsene poco dopo metà gara, tagliando il traguardo in perfetta solitudine davanti al campione europeo Lars van der Haar, ottimo secondo, mentre il Belgio ha dominato il resto della classifica con Michael Vanthourenhout terzo davanti ad un deluso Laurens Sweeck e all'altro connazionale Quinten Hermans, quinto.

Il migliore degli azzurri? Il solito Gioele Bertolini, discreto in 23esima posizione.

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