Stagni e Maltha padroni della 35esima Maratona delle Dolomiti: quasi in settemila al via

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Alex Moling

Gran Fondomaratona dles dolomites 2022

Stagni e Maltha padroni della 35esima Maratona delle Dolomiti: quasi in settemila al via

La storica granfondo ha visto al via anche tante stelle di altre discipline, da Dorothea Wierer a Manfred Moelgg. I risultati sui tre percorsi.

La 35esima Maratona delle Dolomiti ha vissuto un'altra edizione di altissimo livello, con una giornata baciata dal sole in Alta Badia e lungo le salite della leggenda come Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Giau e Falzarego-Valparola.

Quasi 7mila partenti (6871 per la precisione, ma con il numero chiuso e migliaia di richieste respinte), per una maratona dedicata ai Ciüf, ovvero alla flora, caratterizzata dai tre percorsi che si snodano sui passi dolomitici che sono parte imprescindibile della storia del ciclismo. Alla partenza di La Villa, inaugurata come sempre da Michil Costa sulla sua bici d'epoca alle ore 6.30 del mattino, il serpente a pedali si snoda a gran velocità in direzione Campolongo. Ed eccoli i fiori che colorano questa magnifica giornata: fiori sulle strade, fiori sui prati e sulle guglie dolomitiche.

E sono proprio le parole del Presidente della Maratona a ispirare la corsa: “Le piante sono creature superiori, perché continuano a crescere: i fiori che si rigenerano, i petali che si riproducono, i tronchi che si allargano. Una crescita continua, non per un capriccio consumistico, bensì per una necessità naturale. Solo la nostra ignoranza cosmica può farci credere che la misura di tutte le cose siano l'uomo e le sue opere”.

Nella consapevolezza che un nuovo equilibrio fra natura e uomo sia più che mai necessario, la Maratona è una manifestazione che da anni s'impegna a coniugare sport e attenzione per l'ambiente. E lo fa attraverso iniziative concrete, come dimostra la certificazione “Green Event” ottenuta. Uno degli obiettivi di quest'anno è la riduzione in modo drastico dell'uso della plastica al ristoro finale. Grazie a un investimento importante, sono stati acquistati 16.000 piatti in vetroceramica e stoviglie riutilizzabili: in questo modo si riduce del 70% l'uso della plastica. Ma sono le strade chiuse al traffico a permettere al floreale “peloton” di godere, seppur nella fatica, di strade meravigliose che salgono e scendono fra i passi dolomitici.

Oltre al “lungo” di 138 chilometri e 4230 metri di dislivello, c'è il percorso medio di 106 chilometri e 3130 metri di dislivello e il Sella Ronda di 55 chilometri e 1780 metri di dislivello. Anche quest'anno la diretta televisiva realizzata da RAI 2 ha seguito la corsa dall'inizio fino all'arrivo dei primi classificati del percorso lungo. Sono il plurivincitore della Maratona Tommaso Elettrico e il portoghese Goncalo Freitas ad attaccare senza esitazioni e in breve tempo si trovano soli a condurre la corsa. Nonostante il caldo, il ritmo è più che sostenuto e il duello appassionante. Sembra una corsa a due, ma sulle rampe del Giau si affianca Stefano Stagni, per poi staccarsi di una decina di metri. La corsa sembra ancora saldamente nelle mani di Elettrico e Freitas, quando Stagni rompe gli indugi e sul Falzarego prima riprende i due per poi seminarli senza esitazione: “Non credevo di poter vincere oggi, però questa mattina mi sentivo bene. Quando ho saputo che i due battistrada erano a poco più di un minuto davanti a me ho iniziato a spingere. E già sulla discesa del Giau ho iniziato a credere nelle possibilità di una vittoria insperata. Sul Falzarego ho fatto la differenza ed ora eccomi qui, sul traguardo, con i crampi dappertutto. E una felicità totale”, ha dichiarato Stagni nel post gran fondo.

Il podio finale uomini del percorso kungo vede così al primo posto Stefano Stagni che corre la Maratona in 4 ore e 27 minuti, seguito da Tommaso Elettrico in 4 ore e 29 minuti e dal portoghese Goncalo Freitas in 4 ore e 30 minuti.

Altra grande impresa anche sul fronte femminile, grazie all'olandese Marta Maltha, che va a bissare la vittoria ottenuta l'anno scorso dopo essersi piazzata tre volte seconda facendo un tempo migliore di ben cinque minuti rispetto all'ultima vittoria: “Non riesco a crederci, sono così felice. Vincere ancora su queste strade è per me meraviglioso. Non mi aspettavo un tempo così, sono stata con Annalisa Prato e Martina Trevisol sul Campolongo, sul Pordoi, poi sul Sella ho fatto il vuoto e ho pedalato in solitudine fino al traguardo. Magnifico”.

Per l'esattezza, Marta Maltha corre il lungo in 5 ore e 12 minuti, seguita con distacco da Martina Trevisol in 5 ore e 20 minuti e da Annalisa Prato in 5h22'. Sul percorso medio il podio maschile è composto da Rossano Mauti, Marco Pastacaldi e Franz Wieser, rispettivamente al primo, secondo e terzo posto, quello femminile vede Lisa De Cesare al primo posto, Olga Cappiello al secondo e Valeria Curnis al terzo.

Vincitori del Sella Ronda sono Davide Ferrari, Federico Aicardi e Michael Hellweger per gli uomini e Milena Felici, Laila Orenos, Elena Valentini per le donne. Si conclude così la Maratona dles Dolomites – Enel in un'esplosione di fiori e di luce splendida a illuminare le Dolomiti. È tempo, però, di rivolgere il pensiero alla prossima edizione, che si terrà domenica 2 luglio 2023 e che avrà per tema l'umanità.

Un invito ad avere speranza e fiducia in noi, esseri umani di ogni latitudine e continente, che abbiamo ancora molto da imparare in termini di salvaguardia del pianeta. E, soprattutto, dobbiamo fare qualcosa di concreto per salvare l'Humanitas così come la intendevano i pensatori del Circolo degli Scipioni, sostenitori degli ideali di attenzione e cura benevola tra gli uomini, e Gesù “che con la sua radicalità unita a una buona dose di humour sul tema ci ha illuminato di saggezza che troppo spesso tendiamo a offuscare”. Parola di Michil Costa. Arrivederci all'anno prossimo.

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