Gilberto Simoni e l'avventura in Appennino: "Uno spettacolo: tornerò il prossimo anno"

Il Giro d'Italia non avrà Colbrelli e Caruso al via nel 2022: sì di Landa e Carapaz, ma anche Pidcock
MTB Raceappenninica mtb race

Gilberto Simoni e l'avventura in Appennino: "Uno spettacolo: tornerò il prossimo anno"

Il due volte vincitore del Giro d'Italia ha partecipato alle tappe 4 e 5 della settimana di Appenninica MTB Stage Race: il suo racconto.

Spente le 50 candeline, Gilberto Simoni non ha ancora esaurito la sua voglia di pedalare. Normale per chi ha passato quasi tutta la vita su una bici, fosse essa da strada o da mountain bike. Nella sua ricerca di nuove avventure lo scalatore trentino quest'anno si è imbattuto in Appenninica MTB Stage Race, partecipando alle frazioni 4 e 5. “E' da qualche anno che seguo Appenninica MTB Stage Race ed ero curioso di scoprire i sentieri di questa zona, che ho avuto modo di conoscere bene su strada - ha raccontato la maglia rosa 2001 e 2003 – In Emilia-Romagna ho dei bei ricordi, a Gaggio Montano dove siamo passati nella quarta tappa ho vinto al Giro d'Italia, vestendo la maglia rosa.

Sapevo che avrei trovato tracciati tecnici, paesaggi stupendi di montagna e collina e tratti nel bosco molto divertenti: le attese sono state confermate. Appenninica offre spettacolo, natura e adrenalina”.

La passione per la mountain bike di Gilberto Simoni nasce fin da bambino, ma negli ultimi anni di carriera proprio l'attività off-road ha regalato diverse soddisfazioni allo scalatore trentino. “Ho preso parte a tre Mondiali di MTB Marathon, e ho vinto un Campionato Italiano. Penso che la mountain bike mi abbia allungato la carriera su strada dopo 15 stagioni, restituendomi il gusto di andar in bici senza troppi giochi di squadra o tattiche, per il puro gusto di divertirmi”.

Simoni ha le idee chiare anche sul tema della multi-disciplina nel ciclismo, partendo dall'attività di grandi campioni come Mathieu Van der Poel e il campione olimpico Tom Pidcock. “Il ciclismo su strada porta via tante energie, le gare sono impegnative e il ritmo è alto - analizza “Gibo” - La multidisciplinarietà ha sempre fatto parte del ciclismo ma più orientata alla pista, oggi la mountain bike e il gravel permettono di allenarsi all'aperto. In questo senso penso sarà il futuro”.

Fin dalla sua nascita, Appenninica MTB Stage Race ha puntato ad essere un biglietto da visita per il territorio della Regione Emilia-Romagna, con cui da quest'anno ha siglato una partnership strategica in questo senso. I grandi eventi sportivi, come insegna il Trentino da cui proviene Gilberto Simoni, sono un'opportunità di ritorno per tutto il territorio. “Ad Appenninica c'è una forte presenza di stranieri e credo che questo aiuti molto a promuovere il territorio e gli splendidi percorsi di quest'area.

L'avventura di questi giorni lascerà nei partecipanti un bel ricordo, che verrà sicuramente condiviso e creerà voglia di visitare questi luoghi. Eventi come Appenninica aiutano a creare questo circolo positivo”. L'esperienza di Appenninica 2021 ha lasciato il segno anche sullo stesso Simoni, che ha già le idee chiare per il futuro: “E' una gara che richiede allenamento e preparazione, mi piacerebbe provare l'avventura l'anno prossimo, affrontando tutte e sette le tappe”. Gli Appennini Emiliano-Romagnoli lo aspettano a braccia aperte per una nuova avventura in bici.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
23
Consensi sui social