Cavalcata eccezionale di Plapp, a Castelraimondo è anche il grande giorno di Ulissi: Diego è maglia rosa!

Cavalcata eccezionale di Plapp, a Castelraimondo è anche il grande giorno di Ulissi: Diego è maglia rosa!
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Stradagiro d'italia 2025

Cavalcata eccezionale di Plapp, a Castelraimondo è anche il grande giorno di Ulissi: Diego è maglia rosa!

A quasi 36 anni, il livornese conquista per la prima volta il simbolo del primato nella "sua" corsa, un Giro che vede la fuga premiata in questa 8^ tappa: l'australiano vola per 45 km in solitaria, l'alfiere della XDS Astana è terzo e si prende la maglia con 12" sul compagno Fortunato e 17 rispetto a Roglic, con i big oggi in attesa.

Due sogni coronati, un lungo inseguimento per entrambi e gioie immense da vivere, sul traguardo di Castelraimondo.

E’ stata una tappa spettacolare, l’ottava del Giro d’Italia n° 108 arrivato nelle Marche ripartendo dall’Abruzzo, con i 197 km vissuti a mille all’ora, sin dallo start di Giulianova; è stata una grande impresa quella realizzata da Luke Plapp (Jayco-Alula), ma è anche il grande giorno di Diego Ulissi che, a quasi 36 anni, corona una carriera vivendo il sogno di vestire, almeno per un giorno e proprio nella sua Toscana domenica con la frazione delle strade bianche verso Siena, la maglia rosa.

Il livornese, al primo anno con la XDS Astana dopo una vita nel gruppo Lampre-UAE (con le quali ha conquistato ben otto tappe nelle sue tante avventure al Giro), chiude terzo a 38” da Plapp e spingendo a tutta sino alla fine, tanto da lasciare la piazza d’onore a Wilco Kelderman (Visma Lease a Bike) nello sprint per il podio di giornata, riesce per un soffio a farcela e riportare tra l’altro un italiano con il simbolo del primato nel GT di casa a 4 anni dall’ultima volta, firmata da Alessandro De Marchi.

Che battaglia, come detto, sin dal km 0 e per una novantina prima di formare la fuga di questo sabato sulle strade della corsa rosa, praticamente ai piedi della salita più dura, quella di Sassotetto: la ventina di uomini al comando si è presto disgregata, con Plapp, Ulissi, Kelderman, Bardet, Vendrame, Arrieta e Steinhauser che se ne sono andati ai -70 km e, in un’altra ascesa dura come quella di Montelago, si è deciso tutto. L’australiano classe 2000, alla prima grande vittoria da pro, campionati australiani in serie esclusi, ha attaccato quasi in vetta, quando mancavano ancora oltre 45 km al gong, e presto ha guadagnato un margine importantissimo, visto che sul passo Plapp è davvero uno dei migliori al mondo.

Sempre con più di un minuto di vantaggio nei 25 km conclusivi, il “canguro” ha poi visto arrivare alle sue spalle, dopo Kelderman e Ulissi, il giovane Arrieta (al quale la UAE Emirates oggi ha concesso una chance) e il francese Prodhomme, 5° davanti al compagno di team Vendrame e alla maglia azzurra Lorenzo Fortunato, che oltre a rafforzare la sua leadership di re della montagna, ha sfiorato il sogno rosa.

Sì, perché lo scalatore bolognese ha perso il “derby” interno alla XDS Astana con Ulissi per soli 12”, mentre il gruppo big è arrivato a 4’50”, con Juan Ayuso che ha sprintato anticipando Roglic e guadagnando 1 secondino sullo sloveno, che ha ceduto quindi la maglia (si era capito subito, concedendo anche 6 minuti alla fuga, che l’obiettivo della Red Bull-Bora era quello di sgravarsi dell’incombenza) e ora è terzo a 17” dal livornese, con Ayuso a 20 e Del Toro a 26.

 

LE ALTRE CORSE

 

Oggi era il sabato della tappa regina, la penultima della corsa ProSeries in terra di Francia, alla Quattro Giorni di Dunkerque con il tosto arrivo sul muro di Cassel. Sam Watson, davvero in luce in questa fase della stagione pensando anche al prologo vinto al Giro di Romandia, regala alla sua Ineos Grenadiers un altro successo, piegando di misura Carlos Canal (Movistar) e con Lewis Askey terzo a 3”. Con Axel Zingle a terra e ritirato, quando il francese della Visma Lease a Bike era leader della generale, la nuova classifica vede proprio il giovane britannico della Ineos guidare con 3” proprio su Askey, mentre Canal ora è terzo a 8.

Quarta frazione anche al Giro di Ungheria, dove Alessandro Covi lotterà sino alla fine per la vittoria finale: il varesino della UAE Emirates, 2° ieri sull’arrivo in salita, è andato a prendersi 3” di abbuono e ora ne paga appena 8 da Harold Lopez, mentre per il successo di giornata, nell’atteso sprint sul traguardo in lievissima ascesa di Szekesfehervar, ecco arrivare il primo timbro del 2025 da parte di Dylan Groenewegen.

La Jayco-Alula fa ancora festa con l’olandese, che ha battuto nettamente il connazionale Danny Van Poppel (niente tris per l’alfiere della Red Bull-Bora dopo le prime due volate) e il solito, giovane tedesco Tim Torn Teutenberg della Lidl-Trek, con gli azzurri Malucelli e Nizzolo rispettivamente quinto e sesto.

Seconda delle tre tappe in programma, invece, sulle strade dei Paesi Baschi per l’Itzulia Women (corsa World Tour del panorama femminile) e bis di Mischa Bredewold: nuova volata sull’arrivo di Igorre e l’olandese della SD Worx piega a duello Liane Lippert, con la tedesca della Movistar 2^ pure nella generale con 12” di distacco, e un’ottima Soraya Paladin, con la veneta della Canyon-SRAM quinta in GC alla vigilia dell’unica frazione realmente impegnativa, a San Sebastian con il totem Jaizkibel da affrontare due volte.

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