Folle tappa verso Siena! Van Aert rinasce sulle strade bianche, Isaac Del Toro la nuova maglia rosa

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Stradagiro d'italia 2025

Folle tappa verso Siena! Van Aert rinasce sulle strade bianche, Isaac Del Toro la nuova maglia rosa

Nona frazione del Giro d'Italia: succede di tutto sugli sterrati toscani, con Roglic che cade, fora e cede quasi due minuti e mezzo al giovanissimo messicano, nuovo leader (togliendo la maglia a Ulissi) col 2° posto al termine del fantastico duello con il belga, al primo centro del 2025. Tiberi ora è 3° nella generale e anche Ciccone c'è!

Una tappa folle, meravigliosa, una sfida totale sulle strade bianche di Siena e, in Piazza del Campo, un fantastico vincitore. Anzi due, perché esulta Wout Van Aert per il ritorno al successo, il primo del 2025, ma può farlo eccome anche Isaac Del Toro, primo messicano in maglia rosa e, a questo punto del Giro d’Italia n° 108, pericolosissimo per chiunque visto quanto dimostrato dal fenomenale classe 2003 della UAE Emirates anche nelle precedenti otto frazioni.

Prima del riposo e della cronometro chiave di martedì (oltre 28 km da Lucca a Pisa), è successo di tutto sugli oltre 30 km di sterrati, a partire dal secondo settore (a poco meno di 70 km dalla conclusione) dove la corsa è esplosa in seguito alla caduta che ha coinvolto Primoz Roglic e il principale favorito di giornata, Tom Pidcock. La Ineos Grenadiers, con Egan Bernal in prima persona, ha attaccato e da quel momento la battaglia è stata clamorosa, con Diego Ulissi già lontano e costretto a cedere subito la sua splendida maglia rosa.

Il colombiano, già gran 3° a Tagliacozzo, ha dovuto cedere ad un favoloso Del Toro che, libero da compiti di squadra con Ayuso nel gruppo big a quasi un minuto dalla testa (mentre Roglic provava a risalire aiutato da uno splendido Pellizzari), si è trascinato dietro il solo Van Aert, che ha scelto di non collaborare per giocarsi il tutto per tutto in ottica successo di tappa. E dopo aver resistito al messicano sulla durissima rampa finale di via Santa Caterina, il campione della Visma Lease a Bike ha trovato la forza di saltare la futura maglia rosa a 300 mt dalla conclusione, per piombare in Piazza del Campo e poter gridare tutta la sua gioia per la prima vittoria del 2025 e, soprattutto, la prima al debutto al Giro dopo la beffa di Tirana.

A 58 secondi dai due, ecco Giulio Ciccone 3° davanti ad un ottimo Carapaz, poi subito Simon Yates e Antonio Tiberi, con Juan Ayuso che nel finale paga qualche secondo chiudendo a 1’07”, anticipando i due leader Ineos, Arensman e Bernal, oltre al compagno Adam Yates che l’ha supportato negli ultimi km.

Per Primoz Roglic, ritardo di 2’22” e ora un Giro tutto in salita, quando dopo la cronometro di Tirana sembrava invece già padrone; con il vincitore dell’edizione 2023, sono arrivati tra gli altri Caruso e Pidcock, poi appena alle spalle Storer, altro uomo di classifica che oggi ha pagato, e Piganzoli.

La nuova generale ci dice che Isaac Del Toro veste il simbolo del primato con la bellezza di 1’13” di vantaggio sul compagno di team Ayuso, che proverà a recuperargli qualcosa a cronometro, 1’30” su Tiberi, ottimo terzo e che può fare molto bene contro il tempo anche e soprattutto rispetto a Carapaz, 4° a 1’40”, Ciccone 5° a 1’41” e Simon Yates 6° a 1’42”, mentre sono sui due minuti dalla vetta Bernal, McNulty e Adam Yates, con Roglic 10° a 2’25”.

 

LE ALTRE CORSE

 

In questa domenica ci sono state altre tre corse di alto livello nel calendario maschile, ma soprattutto la terza e ultima tappa dell’Itzulia Women, appuntamento World Tour nei Paesi Baschi che ha visto Demi Vollering firmare il bis del 2024.

La fresca vincitrice della Vuelta e numero 1 assoluta nelle corse a tappe, ha sfruttato l’unica frazione realmente impegnativa, quella di San Sebastian con la doppia ascesa al Jaizkibel, per fare la differenza e presentarsi in perfetta solitudine per il colpo doppio: la superstar olandese della FDJ-Suez ha rifilato la bellezza di 55” alla canadese Van Dam (Ceratizit) e alla belga Ghekiere della AG Insurance, con Mischa Bredewold ad oltre un minuto e comunque seconda nella generale finale, dopo aver vinto le prime due tappe.

Vollering precede così la connazionale ed ex compagna di squadra per 48”, con Van Dam a completare il podio davanti proprio a Ghekiere. Gaia Segato, 20esima, è la miglior italiana.

La Quattro Giorni di Dunkerque (categoria ProSeries) è terminata quest’oggi con doppio colpo britannico: Jake Stewart (Israel) regola Alberto Dainese (Tudor), con il padovano sempre più vicino al primo timbro di stagione, il francese Gruel e il danese Andresen nello sprint conclusivo, mentre Sam Watson (Ineos Grenadiers) conserva la maglia e vince questa edizione dello storico appuntamento transalpino, dopo aver colto il successo chiave ieri a Cassel, con 4 secondi di margine su Lewis Askey (Groupama-FDJ) e 11 rispetto all’iberico Carlos Canal (Movistar).

Quinta e ultima tappa pure al Giro di Ungheria, terminato sull’arrivo in pavé e lieve ascesa di Esztergom, con Juan Sebastian Molano (UAE Emirates) che torna ad esultare regolando in uno sprint particolare Danny Van Poppel (due primi e due secondi posti per l’olandese della Red Bull-Bora) e il giovane Tim Torn Teutenberg della Lidl-Trek. Niente da fare per Alessandro Covi, che ha provato ad agguantare la maglia gialla con gli abbuoni, ma chiuderà 10° di tappa e 2° nella generale a 7” da Harold Lopez, che il dopo il Tour of Hellas si prende una gara di livello ProSeries per l’ennesimo hurrà della XDS Astana in questo 2025, mentre Albert Withen Philipsen è 3° per la Lidl-Trek.

Infine la Rund um Koln, semi classica tedesca di categoria 1.1 sulle strade di Colonia: volatona doveva essere e così è stato, seppur non di gruppo compatto, con Matthew Brennan che continua la sua striscia eccezionale, visto che il britannico della Visma si prende il 7° successo stagionale piegando Biniam Girmay e Itamar Einhorn.

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